Trovato il libro contabile della banda dei nigeriani

Perquisito il negozio del “cassiere” della banda: centinaia di annotazioni relative ai soldi prestati agli spacciatori, medicinali, documenti e altro denaro

MESTRE. La caccia al libro contabile della banda è finita. Ieri gli investigatori della Squadra Mobile con i colleghi della Polizia Scientifica sono tornati in via Monte San Michele a perquisire il negozio “Eduzolan Nosakhare Friday che ha il nome del titolare, il nigeriano che secondo gli investigatori era il cassiere della banda smantellata martedì della scorsa settimana. In quel libro centinaia e centinaia di annotazioni che riguardano soldi dati in prestito ai pusher e soldi ricevuti dagli stessi per la droga acquistata e poi spacciata. Ma nello stesso libro venivano trascritte pure le cifre riguardanti i soldi che gli “spalloni” portavano in Nigeria per conto sia dell’organizzazione ma pure per altri nigeriani che pagavano al cassiere una percentuale che variava dal 6 al 7 per cento del denaro inviato a casa.

Ieri mattina la polizia è arrivata intorno alle 11 al negozio considerato la banca dei “mercanti di morte”. C’era ancora parecchio materiale da controllare e che non era stato visionato martedì della scorsa settimana quando c’è stato il blitz che ha portato all’arresto di 30 nigeriani che negli ultimi dieci mesi hanno spacciato la famigerata “eroina gialla” che ha causato una ventina di morti e altrettante overdose non letali. Da controllare ancora un centinaio di scatole all’interno delle quali i poliziotti hanno trovato denaro, medicinali documenti vari e alla fine anche il famoso libro contabile.

In quel libro il cassiere che aveva aperto il negozio per prodotti destinati ai parrucchieri per copertura, quotidianamente annotava tutti i passaggi di denaro che avvenivano con i pusher e quelli con i clienti di altre parti del nord Italia che si affidavano a lui per far arrivare il denaro provento da attività illecite, in Nigeria. I poliziotti erano sicuri dell’esistenza di quel libro in quanto avevano visto, grazie alla telecamera piazzata all’interno del negozio il nigeriano annotare le varie operazioni contabili. Inoltre ogni sera il cassiere si portava a casa il registro. L’uomo abita a Padova. Il giorno del blitz il libro contabile non era stato trovato. Sempre ieri sono state recuperate diverse migliaia di euro.

Molto probabilmente si tratta di denaro pagato dai pusher per ottenere la droga da vendere nella zona compresa tra via Trento, Viale Stazione, via Monte San Michele e via Monte Piana. Martedì quando venne arrestato il titolare la polizia aveva già trovato e sequestrato seimila euro. Inoltre ieri sono state sequestrate numerose confezioni di medicinali. Prodotti molto probabilmente usati per tagliare l’eroina. Infatti per aumentare l’effetto dello stupefacente i nigeriani mischiavano l’eroina con il “metofano” un medicinale usato come anestetico.

Mentre i poliziotti erano impegnati a perquisire il negozio sono arrivati in via Monte San Michele due nigeriani che alla vista degli agenti hanno cercato di allontanarsi velocemente.

Sono stati fermati dai poliziotti. Una volta controllati al terminale è emerso che si trattava di due pregiudicati. Uno residente a Vicenza e l’altro nella stessa provincia berica.

A quel punto per entrambi è arrivato il foglio di via.


 

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