Trovati due quadri falsi di Basquiat

Sequestrate due opere chiamate “Angel” e “Julius Cesar”. Erano in una galleria e a casa di un collezionista
Di Carlo Mion
Foto Agenzia Candussi/Mion/ Guardia di Finanza corso del popolo Mestre/ Conf. stampa di presentazione delle opere contraffatte dell'artista Basquiat
Foto Agenzia Candussi/Mion/ Guardia di Finanza corso del popolo Mestre/ Conf. stampa di presentazione delle opere contraffatte dell'artista Basquiat

VENEZIA. Due quadri, falsi, attribuiti al pittore americano Jean-Michel Basquiat sono stati recuperati e sequestrati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Venezia. Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria li hanno recuperato a Salò, in una mostra dedicata alla follia, e in provincia di Udine a casa di un collezionista. Due le persone denunciate per ricettazione. Oltre al collezionista friulano nei guai anche Piero Tasinato, titolare della galleria d’arte Antichi Splendori di Salizada San Lio. I finanzieri sono arrivati ai falsi quadri partendo da una ricerca in rete e dalla visione di cataloghi relativi a mostre dedicate a Basquiat svolte in Italia o in programma nel nostro Paese. I quadri avevano un valore, se veri, di sette milioni di euro ciascuno. Denunciate due persone, il galleriste padovano e un collezionista, per ricettazione di opere d’arte false.

Le due opere, intitolate rispettivamente “Angel” e “Julius Cesar” sono state sequestrate nei confronti di B.M. della provincia di Udine ex commerciante dell’arte e attualmente in difficoltà giudiziarie per ipotesi di bancarotta fraudolenta e Pietro Tasinato di Abano, antiquario attivo tra Padova e Venezia. Ad Abano l’attività è gestita in collaborazione con il fratello estraneo alla vicenda.

Sul caso sta indagando il pm padovano Roberto D’Angelo. L'accusa per Pietro Tasinato, titolare del negozio di antiquariato è di ricettazione (reato di chi acquista, accetta od occulta, a scopo di profitto proprio o altrui, denari e cose d’illecita provenienza o anche di chi ne favorisce l'acquisto o l’occultamento). «Più che coinvolto sono parte lesa semmai», sottolinea Pietro Tasinato, originario di Abano Terme. «Non c’entro nulla con questa vicenda. Le cose non sono esattamente così come vengono descritte», ribadisce Tasinato. «So che l’Angel è stato dichiarato falso, mentre sullo Julius Cesar, il quadro che mi riguarda, non ne so nulla. Non è stato dichiarato falso da nessuno. Ci andrei quindi piano da avanzare simili accuse nei miei confronti. Ci sono delle indagini in corso e la verità emergerà». A stabilire che sono dipinti falsi è stata la maggiore esperta delle opere del pittore che nei giorni scorsi era a Roma per assistere all’allestimento della mostra dedicata a Basquiat.

Jean-Michel Basquiat è morto nel 1988 a 28 anni a New York dopo aver ingerito un miscuglio di droghe. Basquiat inizia a manifestare interesse per il disegno fin da quattro anni, ispirato dai cartoni animati televisivi. Un amore per l’arte trasmessogli dalla madre, la quale lo accompagna spesso al Brooklyn Museum, al Metropolitan Museum ed al Museum of Modern Art di New York. A 17 anni inizia a disegnare graffitti sui muri di Brooklyn e qualche anno dopo a far uso di droghe allucinogene nonchè di eroina. La sua vita cambia quando conosce Handy Warhol che gli consentirà di diventare uno dei pittori più famosi del secolo scorso.

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