Trovate sugli argini del Brenta borsette e documenti rubati
CAMPOLONGO. I volontari vanno a pulire i fossati e l’area a ridosso degli argini del Brenta e trovano fra i cespugli tre borsette da donna con all’interno documenti e tessere frutto con ogni probabilità di furti e scippi nei confronti di una decina di persone.
Il fatto è stato denunciato dai volontari del comitato Brenta Sicuro. «Abbiamo fatto, in accordo con Legambiente», spiega il referente del comitato Brenta Sicuro, Marino Zamboni, «una giornata di pulizia degli argini del Brenta e non sono mancate le sorprese. Gettate fra i cespugli abbiamo trovato delle borsette da donna sicuramente rubate con all’interno oggetti e documenti di alcune persone. Con ogni probabilità i ladri dopo aver rubato gli oggetti dalle auto infrangendo parabrezza o finestrini o forzando le portiere delle auto hanno buttato le borsette, dopo averle allegerite dei contati, con documenti e altro in un posto che ritenevano sicuro. Appena abbiamo trovato le borsette», continua Zamboni, «le abbiamo portate subito ai carabinieri e presentato regolare denuncia».
I carabinieri controllando le tessere e i documenti risaliranno con ogni probabilità ai proprietari delle borsette. Ma la giornata ecologica ha permesso ai volontari di Legambiente e del comitato "Brenta Sicuro" di scoprire anche altro. «Abbiamo raccolto», spiega ancora Marino Zamboni, «dieci grandi contenitori di rifiuti. Abbiamo trovato dai pneumatici agli elettrodomestici, a materiale edile. In cinque ore e con l’aiuto di una ventina di volontari abbiamo portato via dagli argini del Brenta e dalla zona di via Basse oltre una tonnellata di immondizia. Questo sta a significare che le aree rurali e vicino ai fiumi del nostro territorio vanno ripulite tutte al più presto per poterle utilizzare anche in chiave di rilancio turistico». (a.ab.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia