Trova la moglie e l’amico Finisce a botte per tutti
MIRANO. Chissà da quanto tempo covava quel pensiero di sorprendere la moglie con l’altro. Mettici la gelosia, mettici pure che magari qualche sospetto gli era passato per la mente nelle scorse settimane e ieri, poco prima di mezzogiorno, si è nascosto all’insaputa della consorte, sorprendendola proprio sul più bello. Così la storia lui, lei e l’altro finisce con qualche ceffone e l’intervento dei carabinieri.
È successo in una casa di Mirano, non distante dal centro e, almeno per ora, le parti hanno deciso di non sporgere querela. Poi si vedrà. Protagonista una coppia di mezza età di origini siciliane e seguita dai Servizi sociali di Venezia. Intanto resta il fatto di un uomo che aveva avvertito puzza di bruciato e ha deciso di mettere la moglie davanti al fatto compiuto. Nel mirino era finito un altro, che spesso bazzicava quel condominio e su cui il marito aveva iniziato un po’ alla volta a dubitare.
La moglie lo aveva tranquillizzato, spiegandogli che non c’era nulla di vero. Pensava di averlo rasserenato ma non è stato così. Ieri mattina l’uomo ha deciso di mettere fine, una volta per tutte, ai suoi dubbi e ha fatto intendere alla donna che si sarebbe allontanato per un po’. Invece si è spostato di pochi metri, pensando bene di nascondersi nel soppalco, per piombare in casa in un istante se fosse capitato quello che pensava. Tempo pochi minuti ed è arrivato proprio quell’uomo di cui sospettava.
La moglie lo ha ricevuto, salutato, fatto entrare in appartamento ignara di quello che di lì a poco sarebbe successo. E infatti il marito non ci ha pensato due volte ed è sceso, scoprendoli sul fatto. Apriti cielo, ne è nato un diverbio, che presto si è trasformato in insulti accesi ed è volato qualche ceffone. Nel frattempo i vicini hanno sentito tutto, sono usciti per capire cosa stesse accadendo e visto l’andazzo, hanno chiamato i carabinieri, arrivati sul posto con due pattuglie. A loro è spettato il compito di mettere pace tra i contendenti e calmare gli animi, in quel momento molto esagitati e che non accennavano a placarsi. Fra sberle prese e ricevute, il trio ha subìto solo delle leggere contusioni, guaribili in due, al massimo tre giorni. Come sia andata a finire dopo, non si sa. Di certo nessuno, almeno per ora, ha scelto di voler querelare questa o quell’altra parte e la vicenda non è divenuta di materia penale. Gli insulti, invece, sono rimasti.
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