Troppo scivolosa, chiusa una scalinatadel Ponte di Rialto
Provvedimento senza precedenti dopo le cadute di diversi turisti dovute alla pioggia che ha bagnato Venezia. La gradinata chiusa è quella a fianco del Palazzo dei Camerlenghi ed è l'unica realizzata interamente in marmo
VENEZIA. Da oltre quattro secoli (la sua costruzione terminò nel 1591) il Ponte di Rialto sta là come lo vediamo adesso, prima furono numerosi i ponti in legno che per un motivo o per l'altro crollarono dentro il Canal Grande, e a nessuno mai è venuto in mente di modificarlo in tutto o in parte, magari perchè è faticoso attraversarlo o addirittura impossibile per chi è costretto a girare su una carrozzella. E' un monumento, uno dei più vistati al mondo.
Ma ieri, invece, su una delle rampe, l'unica che ha una trentina di gradini tutti in marmo (è a fianco del palazzo dei Camerlenghi), è comparso il nastro bianco e rosso della Polizia Municipale, che impediva l'accesso alla scalinata sia in salita sia in discesa. Chi voleva salire o scendere, dunque, era costrettao ad usare quella centrale o imboccare quella che va verso la fondamenta del Vin.
L'intervento dei vigili urbani era stato richiesto dai gondolieri, che dopo la prima pioggia di ieri mattina hanno contato almeno tre cadute di altrettanti turisti sui gradini resi scivolosi e giustamente si sono preoccupati.
Il marmo bagnato è pericoloso, ma quei gradini stanno là da 420 anni, certo sono un po' più consunti man mano che trascorrono i secoli, ma basta prestare un po' di attenzione o, meglio, scegliere l'altra discesa.
Speriamo che ora qualcuno non proponga di montare su ogni gradino quelle strisce antiscivolo che sono obbligatorie negli uffici pubblici e nelle scuole per prevenire le cadute, facendo in questo modo rivoltare nella tomba il progettista e architetto Antonio Da Ponte.
Del resto, già, negli anni Venti del secolo scorso Marinetti e i suoi amici futuristi avevano proposto di piazzare una bella autostrada al posto del Canal Grande abbattendo i tre ponti che allora lo attraversavano.
Forse basterebbe metterci un cartello con una bella scritta, naturalmente in più lingue, per avvisare i turisti (i veneziani lo sanno e per la maggior parte lo evitano) di prestare attenzione, soprattutto in caso di pioggia, come i segnali previsti dal Codice della strada per chi guida sulle strade di montagna in caso di neve.
Se decidessero di installare il cartello, però sarebbe egualmente necessario piazzare sulle rive di ogni canale senza parapetto, e sono la maggior parte a cominciare dal Canal grande, l'avviso di prestare attenzione perchè c'è il rischio di cadere in acqua per chi si avvicina troppo.
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