Troppo pochi volontari, addio al Presepe vivente di Maerne
MARTELLAGO. Troppo pochi. Martellago, il comprensorio, la provincia perdono – almeno per ora – una storica iniziativa natalizia. Giovedì sera è stato deciso di non proporre il Presepe Vivente di Maerne, con 32 edizioni alle spalle: stavolta non accompagnerà bambini e adulti a cavallo tra fine anno e l’inizio del successivo. La riunione dell’altro ieri in biblioteca non ha portato agli effetti sperati, nonostante gli appelli dell’Associazione genitori di Maerne e Olmo e degli Amici di Simone, disposti a trovare dei volontari per allestire e poi smontare la scenografia.
Anche il Comune ha dovuto arrendersi, nonostante la sindaca Monica Barbiero e il suo vice Marco Garbin avessero invitato a rifletterci bene. Ma il presidente del Comitato Presepe, Giorgio Pirolo, ha alzato bandiera bianca; intanto le persone che si sono offerte sono solo tre e ne servirebbero molte di più, ci sono gli elevati costi da sostenere, a partire dalla messa a norma dell’impianto elettrico per una spesa attorno ai 15-20 mila euro, poi ci sono da trovare i figuranti, le nuove norme sulla sicurezza coinvolgono pure i trattori, gli animali da seguire.
Insomma, tanti piccoli grandi problemi che, di fatto, formano una montagna impossibile da scalare a due mesi esatti dal via. Infatti, l’apertura ufficiale avveniva la notte di Natale, appena dopo la messa delle 23 e le rappresentazioni si facevano nei festivi sino alla chiusura dell’Epifania.
In attesa di capire cosa succederà nel 2018, per quest’anno si prova a salvare qualcosa e in piazza IV Novembre sarà proposta la natività ma senza gli animali. Si pensa di animarla con un bambino, come si faceva al Presepe Vivente, e allestire delle strutture e delle botteghe. Anche in questo caso, si punta ad aprirla solo nei giorni di festa. In attesa di uno scatto d’orgoglio che faccia recuperare la vecchia tradizione.
Alessandro Ragazzo
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia