«Troppo pericolosi: servono nuovi test sui guardrail»

L’ultimo incidente a Dolo ripropone il problema. I sindaci e i capi delle polizie locali chiedono di intervenire. In agosto la tragedia in cui morirono due ragazzini
La Opel Corsa con il guardrail che l'ha perforata come una lama
La Opel Corsa con il guardrail che l'ha perforata come una lama
Dolo, batte sul guardrail, auto infilzata
DOLO. «Quello che è successoa Dolo in via Borsellino, quando un guardrail, dopo un urto con un mezzo, è entrato dentro un’auto come una lancia, ci deve porre con attenzione la questione della sicurezza effettiva che questi strumenti comportano per la viabilità». A lanciare l’allarme è il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta e sindaco di Stra, Caterina Cacciavillani.
 
Troppo spesso. «Quello successo a Dolo», spiega Cacciavillani, «ci lascia perplessi. Quest’estate un fatto analogo ha portato alla morte di due ragazzi che abitavano in Riviera e Miranese. In quell’occasione si parlò di sfortunata coincidenza. Si disse che colpirono proprio il punto in cui c’erano le giunture delle lamiere. Ora, però, le coincidenze si ripetono un po’ troppo frequentemente. Il nuovo caso sulla bretella di collegamento fra Fiesso e Pianiga, è emblematico. Se qualcuno si fosse trovato sul posto del passeggero dell’auto è uscita di strada, sarebbe stato decapitato».
Guardrail sganciato dai sostegni, è giallo
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTEGRANDI - GUARD RAIL LUNGO LA TRIESTINA
 
Pericolo. Il 39enne coinvolto nell’incidente insomma, a detta di tutti, è vivo per miracolo. È riuscito, nonostante l’impatto devastante, a uscire dall’auto e chiamare aiuto. Ora non versa in gravi condizioni all’ospedale di Dolo, dov’è ricoverato, ma la macchina è stata completamente distrutta. Il problema della pericolosità dei guardrail se la pone anche Federconsumatori con il suo referente di Riviera del Brenta e Miranese Alfeo Babato. «Innanzitutto vanno fatte verifiche da parte delle polizie locali e dai Comuni, ma anche da Veneto Strade se le barriere di metallo sono a norma», spiega Babato, «anche se lo fossero, non si eliminerebbe il problema di un loro punto debole o scarsa efficacia nella protezione di chi sbanda. Per questo servono nuovi test sulla loro reale efficacia e resistenza agli urti».
 
Nuovi test. Federconsumatori ricorda come, a seguito degli incidenti in cui persero la vita bimbi piccoli, seppur allacciati ai seggiolini sulle auto, è stata modificata la norma, e ora ci sono dei seggiolini diversi che vanno utilizzati. Se fosse provata l’inefficacia o peggio la pericolosità dei guardrail, molti automobilisti avrebbero tutto il diritto a chiedere risarcimenti. Il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera, spiega che alle polizie locali sarà dato incarico di segnalare possibili anomalie in tutti i tratti stradali in cui i guardrail sono posizionati. «Non è la prima volta», continua Cacciavillani, «che i guardrail sono posti sotto accusa. Molte associazioni di motociclisti hanno accusato queste barriere di metallo di essere veri propri killer quando i motociclisti cadono e scivolando sulla strada si infilano fra le barriere taglienti e acuminate poste a margine della carreggiata come protezione».  Chiede di porre attenzione alla questione anche il comandante della polizia locale di Mira, Mauro Rizzi. «Sono rimasto molto colpito», spiega, «da quello che è successo a Dolo. Il guardrail, entrato come una lancia, avrebbe potuto provocare una tragedia e se questo non è successo è un miracolo». 
Muore infilzato dal guardrail. L'assicurazione vuole le lastre
 
Il precedente. Un incidente con la stessa dinamica di quella di domenica sulla bretella a Dolo, c’era stato ad agosto sulla Triestina all’altezza di Portegrandi. In quell’occasione persero la vita Linda Giorio, 22 anni di Vetrego ed Edoardo Ascione, 21 anni di Fossò. Erano quattro i passeggeri a bordo della Lancia Y che ha sbandato all’improvviso all’altezza del chilometro 22, finendo contro il guardrail. Quest’ultimo, poi, è penetrato nell’abitacolo come una spada. Alla guida del mezzo c’era una 21enne residente a Mirano, grande amica della vittima. I quattro stavano tornando da una serata passata a ballare a Jesolo e stavano percorrendo la statale in direzione Mestre: Linda Giorio è morta sul colpo, mentre Edoardo Ascione è stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso di Mestre, ma qui purtroppo è spirato. Oltre alla conducente era rimasto ferito anche un 24enne di Gambarare. La morte dei due ragazzi colpì molto le persone in Riviera. 
 
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