Troppo degrado, chiude il negozio Apple

Il titolare di “Input”: "In piazzale Donatori di Sangue ci sono brutte frequentazioni e pochi clienti". Le promesse del commissario all'associaizone Mestre off Limits
 
Mendicanti in piazza Donatori di sangue
Mendicanti in piazza Donatori di sangue

MESTRE. Un’altra attività del centro ha chiuso i battenti. Stiamo parlando di “Input”, il negozio punto di riferimento per tutti gli amanti della Apple e seguaci di Steve Jobs, a due passi da piazza Ferretto, in piazzale Donatori di Sangue. Da qualche giorno,  lo store è chiuso, all’interno non c’è quasi più niente, solo lavori in corso. “Input” non era un negozio qualsiasi, perché oltre a vendere iPhone, iPad e accessori, era un’attività che in qualche modo nobilitava la zona.

Serrande abbassate al negozio Apple Input
Serrande abbassate al negozio Apple Input

Appeso alle vetrine un messaggio per i consumatori: “Informiamo la gentile clientela che la nostra attività si è trasferita presso la sede abc.it in via Venezia 49 a Padova, ringraziamo i clienti per la preferenza accordataci”. I titolari all’interno sbaraccano. Le motivazioni della chiusura sono diverse: «La zona ha subìto un forte deterioramento sotto il profilo della frequentazione», spiega il titolare. Il riferimento è alle persone che sostano al parchetto ogni giorno e che, in molti casi, fanno scappare la gente. «Di certo le cose non migliorano per opera dello spirito santo. Fino a due anni fa, non occorre andare molto lontano nel tempo, qui alle 17 c’era un sacco di gente, la zona era animata, adesso a quell’ora non c’è più nessuno neanche al venerdì, è peggio del deserto del Gobi: evidentemente il centro non è più attraente». Ironizza: «Noi siamo privati, probabilmente attorno alla città c’è una maggiore offerta, Mestre ha così tante opportunità attorno a sé».

Il riferimento diretto è ai numerosi centri commerciali che sono sorti come i funghi e non da ultimo alla Nave de Vero, dove ha aperto l’Apple Store, che ha dato la mazzata finale al negozio. Lo store di Marghera ha lasciato poco margine agli altri che si sono ritrovati senza clienti, costretti a mettere in atto fusioni. “Input” era in affitto, ma non sa nulla di chi verrà dopo e tra quanto. «Abbiamo incontrato il sub commissario Manno», spiega Fabrizio Coniglio leader di Mestre off Limits, «abbiamo ottenuto rassicurazioni sul riassetto di piazzale Donatori di Sangue: sarà sistemata l’edicola al centro del giardino e le vele che con un nuovo inquadramento logistico dovrebbero assumere un loro senso, mentre oggi sono latrine a cielo aperto. E dove accade di tutto e di più a ogni ora del giorno. Noi abbiamo consigliato di spostarle alla Biennale di Venezia, essendo un’opera d’arte di “alto spessore”, quello è il loro posto. Auspichiamo che i lavori incomincino presto e finiscano presto, perché se è vero che partiranno anche all’ex Umberto I e in Riviera dove faremo ricorso al Tar, sarà pieno di camion che transitano, e dovranno essere riviste anche le Ztl». Aggiunge: «I gestori di Apple sono il simbolo del commercio mestrino, della lotta impari tra i nuovi centri commerciali, dotati di parcheggi gratuiti e comodità e di chi vive la realtà mestrina». Conclude Coniglio: «Chi si scanna per la poco ambita sedia di sindaco, capisca che il valore del voto mestrino è fondamentale e il commercio è salvabile»

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