«Troppi venditori abusivi bisogna multare i clienti»

Jesolo. Il presidente di Confcommercio Faloppa chiede il ritorno della linea dura dopo gli ultimi episodi di violenza in spiaggia contro gli agenti della polizia locale

JESOLO. Tensioni con i venditori abusivi, la Confcommercio torna alla carica e chiede severità anche per i clienti. Se ancora ci sono aggressioni e violente liti in spiaggia con la polizia locale, allora bisogna agire sulla leva della domanda per arginare l’offerta ancora straripante. Parola del presidente, Angelo Faloppa, che ancora è intervenuto in merito dopo l’ultima aggressione davanti a piazzetta Casabianca.

«Solidarietà agli agenti della polizia locale aggrediti in spiaggia, stanno svolgendo un grande lavoro», dice il presidente Ascom San DonàJesolo, Angelo Faloppa all’indomani dell’increscioso episodio, «quanto avvenuto è assolutamente condannabile. In questi anni, il corpo sta facendo un lavoro importante lungo l’arenile, per il contrasto al commercio ambulante abusivo, una piaga che va poi a colpire i tanti imprenditori che lavorano con correttezza e nel rispetto delle leggi. E i risultati si sono visti, con una diminuzione di ambulanti in spiaggia durante questa stagione. Il mio plauso va al comando di polizia locale e in generale a tutte le forze dell’ordine che lavorano su questo e altri fronti».

«Per noi», aggiunge, «la legalità e la sicurezza rappresentano elementi fondamentali per l’immagine della città e la garanzia di una vacanza serena per tutti i nostri ospiti. Invito tutti a continuare su questa strada». Ma il presidente si rivolge anche ai turisti e rilancia la linea dura in passato molto contestata. «Tutti dobbiamo essere uniti in questa lotta per la legalità», aggiunge, «per cui ribadisco l’invito ai turisti di non alimentare il commercio abusivo, evitando di acquistare in spiaggia dagli irregolari e di rivolgersi a massaggiatori improvvisati, a scapito della salute. Chiedo, se l’invito non fosse sufficiente, che venga applicata la stessa severità anche nei confronti degli acquirenti». La sanzione ai clienti, fino a mille euro, era stata applicata in alcuni casi, una decina in tutto, diversi anni fa, con notevoli problemi conseguenti. Ci furono proteste dei bagnanti, scandali quasi internazionali sull’immagine della località, anche perché si trattava spesso di stranieri e l’eco delle sanzioni aveva raggiunto i loro Paesi di provenienza.

Non solo. Il pagamento delle sanzioni era avvenuto in rari casi, per non dire nessuno, con contestazioni di illegittimità giunte fino a Roma. Ed erano aumentate anche le tensioni tra agenti e venditori. E l’unico modo per interrompere le vendite abusive, secondo Faloppa è quello di agire sulla domanda. Del resto se non c’è domanda, non c’è offerta, basilare legge di economia.

Giovanni Cagnassi

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