Troppi stop, tram sorvegliato speciale
MESTRE. «Non voglio solo dati ma soluzioni e prospettive precise». Duro scontro, lunedì, tra l’assessore alla Mobilità Renato Boraso e i tecnici del suo assessorato, di Pmv e Avm nel primo degli incontri sull’affaire tram che diventa una grana da risolvere per la giunta Brugnaro.
Ben 134 gli stop del tram dal 16 settembre, quando sono state avviate le corse per Venezia, e contati fino alla fine di dicembre. «91 fermi sono dovuti a cause esogene, leggi mezzi in avaria e incidenti che hanno bloccato il passaggio sulle rotaie», spiega a fine incontro Renato Boraso. «Altri 43 fermi sono dovuti invece a problemi tecnici, a rotture di materiale rotabile, guasti di componenti elettroniche e all’impiantistica. Emerge che i mezzi sono sottoposti ad usura anticipata: sabato scorso su un tram è andata in tilt una scheda. E non è la prima volta». I 20 tram, gran parte acquistati nel 2007, quasi nove anni fa, oggi hanno già problemi di usura.
«Ho chiesto subito chiarimenti», dice Boraso, «e un incontro con la Alstom che ha acquisito il ramo d’azienda della Lohr e con cui serve un confronto sulle manutenzioni. Da Padova sui ricambi arrivano segnali preoccupanti». Boraso dopo la riunione ha deciso per il tram una sorveglianza speciale: «Ho chiesto un rapporto giornaliero sui problemi e i prossimi due mesi devono essere di lavoro serrato per trovare le soluzioni perché il nostro compito è quello di risolvere i problemi. Se il tram corre, la gente lo usa». E i dati sugli oltre 36 mila passeggeri giornalieri lo confermano. Ma come si riducono a zero i 91 intoppi dovuti alla convivenza forzata tra tram e traffico privato? «I tecnici dicono che la soluzione è estendere la corsia riservata. Ma questa è una scelta politica che devo sottoporre nelle prossime ore all’esame del sindaco, assieme ai dati», dice l’assessore che teme non sia praticabile.
«Chi va a spiegarlo ai cittadini di viale San Marco o di via Ca’ Rossa. Venite voi?», ribatte Boraso quando gli si fa notare che la necessità di dotare Mestre di corsie riservate al trasporto pubblico, viste le strade strette, era emersa evidente fin dall’inaugurazione del tram gemello di Padova, dove ci sono ampi tratti di corsia riservata. E poi c’è il rischio di nuove cause dei pendolari per i continui ritardi. Carlo Garofolini di Adico ha un dossier corposo: «Abbiamo raccolto almeno un centinaio di casi diversi: dai ciclisti caduti sulle rotaie a chi ha avuto incidenti e chi ha subìto danni per ritardi», spiega. «Vorremmo aprire un confronto con l’amministrazione ma stiamo studiando anche un’azione collettiva contro il Comune se non ci sarà un dialogo». Per prevenire i fermi causati dal gelo, il Movimento 5 Stelle propone di far correre il tram anche di notte. «È una ipotesi», dice Sara Visman. «I tecnici avranno pensato a delle soluzioni visto che le gelate sono frequenti. In caso contrario siamo di fronte ad un grave errore di progettazione».
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