Troppi poveri senza un tetto Sel: «Intervenga la polizia»
JESOLO. Emergenza case a Jesolo, Sel attacca il Comune e minaccia di rivolgersi all'Asl e Corte dei Conti per le soluzioni trovate a chi è senza un tetto. «L'assessore Rugolotto ammette che negli ultimi tempi la crisi ha aumentato i casi d’indigenza», dice Salvatore Esposito di Sel, «creando una vera emergenza abitazioni a Jesolo, tanto da rendere necessario calmierare i prezzi degli affitti. Invece di pensare a costruzioni per ricchi e passeggiate da 200 metri con rotonda sul mare, meglio sarebbe stato pensare ai più deboli e ai minori. Questa giunta ha formato un elenco di privati disponibili ad affittare a costi ragionevoli i propri appartamenti al Comune per i casi di emergenza abitativa? Chiediamo di conoscere il metodo con cui la giunta ha scelto delle sistemazioni al posto di altre. Ci sono minori che rischiano di finire sulla strada e questo è l'unico motivo per cui attendiamo che si trovi rapidamente una soluzione decorosa e rispettosa dei diritti delle persone. In mancanza di una chiara e precisa risposta, ci rivolgeremo all'Asl, alle forze dell'ordine e non ultima alla Corte dei Conti per la valutazione di eventuali danni erariali per mancata valutazione di alternative nella scelta delle locazioni per le famiglie bisognose. Altri sono i casi scottanti, come una famiglia di sette persone, che vivono ammassate in un bilocale gia dichiarato inadatto dall'Asl». Le agenzie immobiliari propongono soluzioni alternative. Consuelo Gregolin, titolare dell’agenzia “Centro Affitti” di Jesolo, specializzata in locazioni per residenti nell’area di Jesolo ha fatto una proposta al Comune. «Una delle strade che si potrebbero percorrere», dice, «per aiutare gli inquilini è quella dei canoni concordati, ossia dei canoni che il Comune concorda con le associazioni preposte affinchè il proprietario sia incentivato ad utilizzare contratti particolari che gli consentano sgravi fiscali a fronte di un canone di locazione che si impegnano ad applicare e che deve essere inferiore al canone normalmente applicato dal mercato con diminuzioni anche del 10-15%. Facciamo un esempio, su un canone di locazione per un appartamento con due camere avente un prezzo medio di 550 euro, a fronte di agevolazioni fiscali messe a disposizione dal Comune, un proprietario può scegliere di affittare a 500 o anche meno, guadagnando però indicativamente la stessa cifra netta». Ma i prezzi di mercato, alla luce della crisi, restano troppo alti. (g.ca.)
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