Troppi piccioni in piazza scatta l’allarme sanità
Piccioni in piazza e sui cornicioni del centro, il Comune si prepara a dichiarare guerra. Nei giorni scorsi sono arrivati anche i tecnici del Comune di Venezia per consultarsi con quelli di San Donà sul da farsi. La popolazione locale dei volatili è salita a circa duemila esemplari secondo il più aggiornato “censimento”. Erano 1600 fino a poco tempo fa, ma aumentano di continuo.
In questo momento, la maggior parte si è ritirata nelle zone di campagna in cerca di cibo, ma torneranno presto. I sonar sono ormai stati archiviati, tra le proteste dei pubblici esercizi e dei cittadini in passeggiata. L’unico effetto che avevano sortito era allontanare gli umani più che i piccioni che si erano abituati al verso elettronico di alcuni loro predatori. Tra gli spilloni hanno fatto addirittura i nidi. Un po’ è servito il finto falco appeso sotto la gelateria “Gensomini”, brevettato da Gino Zecchin il quale se non altro aveva occupato lo spazio dei nidi.
Il prossimo monitoraggio igienico e sanitario però potrebbe consentire al Comune di intervenire una volta per tutte. Se, come a Venezia e in altri luoghi esaminati in cui il problema è anche maggiore, si dimostra che due terzi della popolazione dei piccioni è affetto da salmonella, scatta il semaforo verde per interventi più drastici. «Sicuramente resteranno gli spilloni», spiega il sindaco, Andrea Cereser, «ma anche filo elettrico e reti per la cattura. Se i piccioni sono affetti da salmonella, non è certo possibile permettere che restino sulla piazza, posati sui cornicioni a scaricare le loro deiezioni vicino a dove è seduta la gente, magari sulle terrazze dei locali. Nelle prossime settimane», aggiunge, «inizierà questo monitoraggio igienico e sanitario per accertare se via sia questa diffusione di salmonella e intervenire».
Nulla potranno animalisti e ambientalisti contro problemi di natura igienico sanitaria per i residenti e ospiti della città. Il fenomeno dei piccioni è aumentato in modo preoccupante soprattutto quando è stato demolito il vecchio cinema teatro Astra di via Ancillotto. Qui avevano creato i loro nidi per riprodursi. Quando sono giunte le gru per la demolizione hanno preso il volto e si sono aggiunti a quelli che volano tra piazza Indipendenza e il duomo. E negli ultimi mesi sono aumentati ancora fino a raggiungere quota duemila, troppi per una città che non può più permettersi di avere più piccioni dei residenti in centro.
Giovanni Cagnassi
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