«Troppi adolescenti gay o lesbiche vittime dei bulli»

I primi dati del centro di orientamento aperto a Mira «Molti sono venuti accompagnati da papà e mamma»
MIRA. Adolescenti bullizzati a scuola perché gay, lesbiche o transessuali. È la denuncia che fa Annalisa Zabonati psicologa che gestisce a Mira lo sportello “Adolescenti lgbt” aperto dallo scorso giugno nel centro ricreativo giovanile Dedalo di via Toti. «Da giugno ad ora abbiamo ricevuto una ventina di adolescenti che hanno telefonato o si sono rivolti a noi direttamente allo sportello, a volte accompagnati dai genitori», spiega Zabonati, «in quasi tutti i casi i ragazzini sia maschi che femmine hanno spiegato il loro disagio per una condizione insostenibile che vivono nelle scuole. Una condizione in cui sono vittime di bulli e dei gruppi che si formano a quell’età, perché non inclusi nel genere di orientamento sessuale prevalente e cioè quella eterosessuale».


Gli episodi di bullismo riferiti sono stati segnalati alle scuole di competenza. «Ci sono ancora molti pregiudizi», spiega, «sull’omosessualità, la bisessualità e il transgenderismo e le persone lgbt sono spesso presentate con stereotipi e luoghi comuni, usando linguaggi inadeguati e offensivi. Si confonde e si discrimina per ruoli, orientamento sessuale e identità di genere, creando un effetto di incertezza anche per gli adolescenti che stanno esplorando la propria sessualità e la propria identità e vengono discriminati offesi e umiliati».


A volte nelle scuole basta che questi ragazzi dai 13 ai 18 anni manifestino comportamenti considerati mascolini per le ragazze o effeminati per i ragazzi, per venir tagliati fuori da ogni relazione sociale e maltrattati. «Per i giovani e le giovani lgbt è difficile», sottolineano gli operatori dello sportello, «trovare luoghi in cui potersi raccontare. Gli adulti di riferimento faticano a capire le loro richieste, nascondendosi dietro preconcetti e tabù che contribuiscono a isolare questi adolescenti».


L’appello è quindi quello di denunciare bullismo e discriminazione e a non isolarsi o vergognarsi. «A Mira», spiega la psicologa, «lo sportello è aperto ogni giovedì dalle 16 alle 18 con un’operatrice del Sat-Pink, l’associazione che gestisce lo spazio di ascolto. È attiva anche una linea telefonica per informazioni e appuntamenti. In collaborazione con l’associazione Argo di Mira abbiamo organizzato il ciclo di incontri “Giovani arcobaleno un mondo da scoprire”, che si terranno alle 21 nella sede dello sportello a Mira il 22 ottobre, il 15 novembre e il 13 dicembre. Per ogni informazione basta chiamare il 342.6318831».


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