«Troppe tasse, vado in Austria»

JESOLO. Imprese strette dalla morsa del Fisco, a Jesolo spunta il primo imprenditore pronto a trasferire la propria azienda in Austria. Si tratta di Claudio Vianello, titolare di una ditta che dal 1973 fabbrica ed esporta lampadari in tutto il mondo, il quale dopo tanti ripensamenti ha finalmente preso una decisione tanto «sofferta» quanto necessaria e «obbligatoria»: traslocare armi e bagagli in uno stato dove in soli due giorni ti assicurano «la massima operatività».
«Dopo anni di sudori e fatiche arriva il momento di riflettere e prendere delle decisioni forti», dice Claudio Vianello, ex consigliere comunale conosciuto sul litorale per la sua schiettezza, «e la conclusione è che ormai in Italia la burocrazia e le tasse mettono le aziende in difficoltà, al posto di incentivarle. Per questo ho deciso di prendere contatti con l'Agenzia austriaca del Lavoro a Vienna, con la volontà di espatriare e portare definitivamente lì la sede dell'azienda». La storia di Claudio Vianello è stato discussa ieri sera nel corso della trasmissione Quinta Colonna di Rete Quattro, dove lo jesolano ha raccontato al pubblico i semplici e veloci passaggi che consentono di aprire un impresa oltre confine. «Al momento del contatto ti offrono subito una consulenza gratuita», continua Vianello, «occupandosi di tutte le pratiche in tempi brevissimi, addirittura dai due ai dieci giorni, in modo tale da essere subito operativo. L'imposta sui redditi delle imprese è al 25 per cento, i contributi per gli investimenti sono fino al 25 per cento e nel settore ricerca e sviluppo arrivano ad un massimo del 50 per cento. Infine c'è da considerare che il costo della manodopera è lo stesso, con minori tasse in busta paga e quindi più soldi per gli operai».
Alessio Conforti
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