Troppa droga e risse. Il bar "al Cacciatore" chiuso per due mesi
Il questore fa abbassare le saracinesche dopo aver letto i rapporti dei carabinieri di Annone
PRAMAGGIORE. Sessanta sono i giorni di chiusura, a partire da venerdì 9 settembre, che il questore di Venezia, Angelo Sanna, ha imposto al bar “al Cacciatore” di Pramaggiore, in piazza Marconi, per gravi motivi di ordine pubblico.
I carabinieri di Annone, che hanno proposto il provvedimento, hanno accertato che il locale, gestito da una cittadina marocchina di 28 anni, è diventato teatro di frequentazione di pregiudicati e persone pericolose e soprattutto punto di riferimento per lo smercio di droga.
Nel mese di marzo di quest’anno Z.M., 30 anni con pregiudizi di polizia per stupefacenti, è stato visto uscire dal bar assieme ad un connazionale, con pregiudizi di polizia per ricettazione, e salire in auto ove teneva nascosta della cocaina (8,7 grammi), in seguito al quale è stato denunciato per spaccio.
Nel successivo mese di maggio, nell’ambito di indagini effettuate, veniva accertato che il bar era diventato luogo in cui abitualmente si effettuava compravendita di sostanza stupefacente.
Il 20 luglio un avventore, B.L. di 53 anni, residente a Pramaggiore noto pregiudicato e conosciyuto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e in materia di stupefacenti, veniva colpito alla testa con una bottigliata durante una lite con il marito della titolare.
Il 6 agosto l’episodio più grave e preoccupante, quando verso le ore 2, da un’auto in transito, sono stati esplosi dei colpi di fucile contro la vetrata e la saracinesca del bar (17 tra fori ed ammaccature), che fortunatamente non hanno attinto le sette persone che erano ancora all’interno dell’esercizio pubblico. Per tali fatti è stato denunciato, B.L., come una ritorsione per le bottigliate prese il 20 luglio.
Ora per due mesi il bar dovrà restare chiuso.
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