Tronchi, rifiuti e ramaglie invadono la spiaggia

Jesolo. Daniele Bison tuona: «Occorre cercare e punire i responsabili» Ma Alisea spegne la polemica: «L’allarme è rientrato, non ci saranno altri disagi»
MORSEGO FG COMPONENENTI GIUNTA JESOLO DANIELE BISON MORSEGO FOTO MANCANTI (E COMPRESE) NEL SERVIZIO 27/06/07
MORSEGO FG COMPONENENTI GIUNTA JESOLO DANIELE BISON MORSEGO FOTO MANCANTI (E COMPRESE) NEL SERVIZIO 27/06/07

JESOLO. Tronchi e ramaglie, la spiaggia di Jesolo ancora invasa dai rifiuti quando l'estate è finalmente esplosa. L'allarme sta rientrando, ma domenica, soprattutto nella zona Pineta e in alcuni tratti del litorale, si vedevano cumuli di legna e rifiuti di plastica in bella vista, mentre ancora al largo galleggiava di tutto. Effetti di mareggiate in ritardo e nuova sporcizia che arriva soprattutto dai fiumi, Piave, Sile, addirittura Livenza. Il sospetto è che qualcuno si sia disfato, a monte, dei rifiuti evitando costosi conferimenti in discarica, mentre anche qualche darsena è finita nel mirino perché si sarebbe liberata di alcuni tronchi accumulati nei giorni scorsi e disincagliati in mare per liberarsene. La polemica si è accesa subito, ma il presidente di Alisea Spa, Gianni Dalla Mora, da poco succeduto a Renato Meneghel, mantiene i nervi saldi: «L’allarme è rientrato, noi ci siamo messi al lavoro il prima possibile, anche se non bisogna dimenticare che non ci vogliono in spiaggia la mattina con i nostri messi e dobbiamo andare via prima che arrivino i turisti. I tempi sono dunque limitati per i nostri interventi che abbiamo programmato per una completa pulizia. Abbiamo lavorato di concerto con Aja e Federconsorzi, quindi anche in questo caso la squadra ha funzionato grazie agli operatori turistici che hanno fatto la loro parte». Anche l'assessore al Turismo, Daniela Donadello, è parsa sicura del fatto che non ci saranno altri problemi e disagi per le spiagge nei prossimi giorni. Ma c'è chi non accetta di archiviare il tutto e lancia l'allarme: «Sono tutti rifiuti speciali», dice il consigliere comunale Daniele Bison, «che arrivano dalle sponde del fiume e comunque dal monte e che devono finire in una discarica. Si tratta di atti criminali e vanno individuati i responsabili. Sono arrivati a riva tronchi lunghi fino a tre metri. Chi ha commesso questo gesti va punito, mentre chi di dovere deve provvedere immediatamente alla pulizia della spiaggia».

Giovanni Cagnassi

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