Trivignano, Marghera, Sant’Elena: scoppia la protesta contro la chiusura delle Poste

Un fronte unito composto da comitati, gruppi, movimenti e centinaia di abitanti ha preso d'assalto le strade di Trivignano, Marghera e Venezia mobilitandosi per difendere i propri uffici postali

Isabel Barbiero
Chiusura degli uffici postali, la protesta a Trivignano
Chiusura degli uffici postali, la protesta a Trivignano

Trivignano era già appesa ad un filo: l’ufficio postale di via Castellana era chiuso dallo scorso luglio per i danni subiti in un furto.

Sul filo del rasoio anche quello della Cita a Marghera, chiuso al pubblico dal 2019, una situazione precaria che affondava le radici negli anni del Covid. Ma l’altro a Marghera - in via Pasini - e soprattutto l’ufficio postale di Sant’Elena - punto di riferimento imprescindibile per la comunità anziana della zona, dove oltre il 70% è over 70 - è stata una vera e propria sorpresa.

Un colpo basso, la scelta di chiudere questi uffici da parte di Poste Italiane nel programma di tagli delle sue sedi in tutto il territorio nazionale, che nessuno si sarebbe aspettato.

Per questo motivo, questa mattina, un fronte unito composto da comitati, gruppi, movimenti e centinaia di abitanti ha preso d'assalto le strade di Trivignano, Marghera e Venezia mobilitandosi per difendere i propri uffici postali: «Per noi è un vero tradimento», hanno dichiarato i partecipanti, «I presidi rappresentano un faro contro il degrado, un impegno per la rinascita e la riqualificazione dei quartieri più abbandonati»

L’ampia mobilitazione sulla Castellana ha visto la partecipazione attiva di figure politiche e sociali, radunando oltre 150 persone tra cui il senatore Andrea Martella, segretario regionale del PD Veneto, il consigliere regionale Jonatan Montanariello, la consigliera comunale Monica Sambo, che ha organizzato l'azione congiunta dei vari presidi, il presidente della municipalità Francesco Tagliapietra e, fra i molti, i rappresentanti dell’Auser.

«Le poste ci hanno indirizzato verso l’ufficio di Zelarino, ma la situazione è tutt’altro che semplice – spiega la consigliera comunale del PD, Emanuela Zanatta, durante la manifestazione a Trivignano. «Da Trevignano a Zelarino c’è il cavalcavia da attraversare e molti anziani non si sentono in grado di farlo, nemmeno se utilizzano il sottopasso».
A Sant’Elena, circa cento residenti si sono ritrovati in Viale IV Novembre, uniti da una miriade di comitati e gruppi, dai No Grandi Navi a Rete Solidale per la Casa, Rifondazione Comunista Venezia, PD, Tutta La Città Insieme e Venezia Verde Progressista.

Tra loro, una novantenne ha simbolicamente parlato per tutti: «Rappresento gli anziani di Sant’Elena, voglio dire che, in queste condizioni, percorrere ottocento metri tra ponti e rive dissestate per arrivare all’ufficio postale di Castello, quello più vicino, è una vera e propria odissea».
In via Pasini a Marghera, insieme agli oltre cinquanta abitanti, hanno partecipato anche i rappresentanti del PD e di Spi Cgil.

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