Trivellazioni, Casson firma il referendum

CHIOGGIA. Il sindaco Giuseppe Casson sottoscrive la richiesta di referendum contro le trivellazioni. Come aveva annunciato, ieri il sindaco ha formalizzato la propria adesione a qualsiasi iniziativa,...

CHIOGGIA. Il sindaco Giuseppe Casson sottoscrive la richiesta di referendum contro le trivellazioni. Come aveva annunciato, ieri il sindaco ha formalizzato la propria adesione a qualsiasi iniziativa, al di là del colore politico, per fermare l’ipotesi di aprire l’Adriatico a perforazioni marine alla ricerca di idrocarburi, aderendo all’invito del gruppo “Possibile”.

La nuova formazione, che fa capo a Pippo Civati, sta raccogliendo le sottoscrizioni per richiedere otto referendum, due dei quali proprio in materia di trivellazioni. L’argomento è quanto mai caldo in questi giorni perché con il decreto “Sblocca Italia” il governo ha di fatto aperto la strada a ipotesi di questo genere, togliendo la competenza in materia alle regioni.

Non solo la politica, ma anche le sigle ecologiste si stanno battendo perché i mari vengano preservati da questo nuovo rischio.

«La firma di sostegno all’istanza referendaria», spiega Casson, «conferma la mia contrarietà, e quella della città che rappresento, a ipotesi di questo genere. La laguna di Venezia non può essere minacciata da trivellazioni che già in passato e in territori vicini hanno dimostrato conseguenze pesanti. Sono pronto a sostenere qualsiasi iniziativa che miri a far capire al governo che non possiamo permetterci di aprire i nostri mari alle perforazioni». Oltre al rischio, noto, della subsidenza, si temono effetti sull’ecosistema con conseguenze sul comparto ittico, ma anche ricadute negative sull’immagine turistica compromettendo di fatto due dei settori economici fondamentali per Chioggia. La raccolta firme, all’ufficio elettorale, si chiude oggi.(e.b.a.)

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