Tribunale, Roma pagherà ma solo a rate e in 30 anni
San Donà. Il Comune incasserà 20 mila euro ogni 12 mesi come parte del saldo di 1,4 milioni anticipato al ministero per realizzare la struttura che ora è chiusa
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SAN DONÀ. Soldi da Roma, San Donà attende con impazienza 1 milione e 400 mila euro dal Ministero della Giustizia.
Sono i contributi anticipati dal Comune in questi anni per l’ex tribunale di via Trento. Soldi che lo Stato dovrebbe iniziare a pagare da quest’anno, quindi il 2018. Mancano però certezze su circa 800 mila euro restanti. Per il momento, il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, ha ottenuto garanzie sul pagamento “a rate”.
Arriveranno dunque 20 mila euro all’anno per 30 anni come da accordi con l’Anci. In sostanza, circa 600 mila euro del totale sono assicurati con questo pagamento rateale. «Ci impegniamo a chiedere anche i restanti», ha detto il sindaco di San Donà Cereser, «perché ci spettano per quanto abbiamo anticipato di canone annuale e costi di gestione vari nel periodo in cui il tribunale è stato aperto e ha funzionato quale sede distaccata di Venezia prima della riforma sulla Giustizia. Per il momento abbiamo la certezza solo dei 20 mila euro l’anno per 30 anni, il resto sarà materia di discussione in questi prossimi mesi».
Ma ricevere di questi tempi altri 800 mila euro dallo Stato non sarà facile ed è lecito esprimere più di qualche perplessità. Intanto, la questione ex tribunale sembra definitivamente chiusa dopo che sono stati bocciati i ricorsi presentati dalla proprietà a seguito della chiusura dei distaccamenti dei palazzi di Giustizia sul territorio e quindi il rifiuto dell’amministrazione comunale di San Donà di pagare il canone annuale di circa 400 mila euro alla azienda padovana Ape di Domenico Finotti. L’azienda che quel tribunale aveva realizzato accordandosi poi con il Comune, guidato da Francesca Zaccariotto, per il pagamento del canone annuale che il Ministero avrebbe dovuto poi rifondere. Ora la sede dell’ex Tribunale in via Trento è di proprietà della banca con la quale era stato acceso un leasing. L’immobile svuotato è stato messo in vendita anche se, dopo più di un anno, non sono arrivati acquirenti realmente decisi a pagare quasi 5 milioni e mezzo di euro. Si era parlato di trasferimento degli uffici comunali, in particolare la polizia locale, poi dell’Usl 4 dal vicino palazzo Inps in via Trento. Ma nulla si è concretizzato. Un’altra alternativa poteva essere un centro commerciale oppure, come ha proposto qualcuno, addirittura la sede degli uffici della polizia stradale. Tante idea rimaste per ora solo sospese nell’aria.
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