Caos omologazioni, spento l’autovelox fisso sulla Treviso mare

Il Comune si tutela dopo alcuni ricorsi contro le multe accolti dal giudice di pace. Il sindaco Pavan: «Decisione temporanea, confido di poterla revocare presto»

Giovanni Monforte
Meolo: Autovelox Treviso Mare direzione Treviso
Meolo: Autovelox Treviso Mare direzione Treviso

Il Comune di Meolo ha spento l’autovelox fisso posizionato sulla Treviso-mare. Il provvedimento, con effetto immediato, è stato assunto in attesa di chiarimenti normativi e giurisprudenziali sull’omologazione delle apparecchiature.

«Adesso abbiamo meno sicurezza stradale», attacca il sindaco Daniele Pavan, «Mi trovo costretto a spegnere il velox per l'inerzia da parte del ministro Salvini, che non ha ancora risolto il problema e mette in seria difficoltà i sindaci».

Intanto a Musile è in dirittura d’arrivo l’iter per l’installazione di un nuovo velox sulla variante alla Statale 14, tra la Fossetta e Caposile. Lo ha annunciato in Consiglio comunale la sindaca Silvia Susanna.

Si tratta di uno degli apparecchi che la Prefettura aveva temporaneamente messo in stand-by, in attesa delle verifiche relative al nuovo Codice della Strada. Per i velox già presenti, come a Meolo, il nodo riguarda invece l’omologazione. La decisione del Comune è arrivata dopo che il giudice di pace di San Donà ha accolto dieci ricorsi presentati da automobilisti multati nel 2024.

«Fino a qualche mese fa i ricorsi venivano sempre respinti», spiega Pavan, «Ora il giudice di pace ha cambiato il suo approccio e abbiamo già dieci ricorsi persi. Se a livello ministeriale non c’è una risoluzione che porti chiarezza, i risultati sono questi. Non possiamo sobbarcarci ricorsi, esponendo il Comune a un potenziale danno erariale, sapendo che la linea della giurisprudenza, forte delle sentenze della Cassazione, va in una certa direzione».

La scelta di spegnere è stata assunta in autotutela da parte del Comune. L’ordinanza è stata firmata dal comandante della polizia locale Fabrizio Milanello, su indicazione del segretario Simone Bortolan. Il velox era attivo dal 15 novembre 2022. Era stato installato con il parere favorevole di Veneto Strade e della Prefettura, dopo i molti incidenti mortali. Da allora i sinistri gravi si sono azzerati. Nel 2024 a Meolo le multe per velocità sono state 26.298. Il misuratore è stato approvato dal ministero con decreto e ha le dichiarazioni di conformità. Ma non è omologato.

«Ci vediamo costretti a spegnere il misuratore, in attesa di aggiornamenti normativi», conclude Pavan, «È una sospensione temporanea, che confido presto di revocare. Una decisione amara, perché ci si era mossi nella direzione di ridurre il rischio di incidentalità. Risultato dimostrato dai fatti. Neppure un tamponamento si è verificato in quell’area, da quando c’è l’autovelox. Non è una sconfitta dell’ente né della decisione di installare questi impianti. È una sconfitta della politica al governo. Il ministro delle Infrastrutture Salvini non ha il coraggio di prendere subito delle decisioni efficaci, per risolvere un problema che sta esplodendo in mano a tutti gli enti locali».

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