«Trevisan? Un'impiegata, non una responsabile»
Alenia e Aprilia smentiscono le affermazioni della candidata del centrodestra a Mira, già accusata dalla Burgo Spa per una storia di pedaggi. Lei si difende: «Sono solo veleni»
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e la candidata a sindaco di Mira, Antonella Trevisan
MIRA. «Sono veleni», ripete da giorni Antonella Trevisan, candidata a sindaco del centrodestra a Mira. Ma poiché quanto pubblicato nel suo profilo professionale - «Responsabile del personale di aziende tra cui Alenia Aeronautica ed Aprilia» - non trovava conferme nelle verifiche della Nuova Venezia, nell'intervista pubblicata mercoledì le avevamo chiesto di precisare la sua posizione. E lei aveva risposto così: «Certo, sono stata responsabile del personale di stabilimenti, sia in Aprilia che in Alenia».
E ancora, a successiva domanda aveva ribattuto: «Capisco che forse in Aprilia posso aver lasciato più nemici che amici, perché ho fatto il mio lavoro, ma ero io a trattare con i sindacati, a firmare gli accordi».
I comunicati ufficiali di Alenia e Aprilia
Ieri le note delle due aziende chiamate in causa. Ha fatto sapere la ex Alenia: «Si rende noto che la signora Antonella Trevisan ha prestato servizio dalla fine del 2002 agli inizi del 2005 presso la ex Alenia Aeronautica SpA (oggi Settore Aeronautica di Leonardo SpA) in qualità di addetta alle Risorse Umane».
E Aprilia (gruppo Piaggio): «La Società precisa che la signora Antonella Trevisan ha lavorato in Aprilia da novembre 2006 a giugno 2008 con la qualifica di "impiegato", svolgendo la mansione di addetta alle relazioni sindacali nell'ambito delle risorse umane».
Trevisan è sì stata nello staff del personale di entrambe le aziende ma in nessuna delle due - questo dicono le aziende - è stata responsabile del personale, come dai lei riportato nel sito e confermato, due volte, nell'intervista alla Nuova Venezia.
Anche fonti sindacali, delegati che in quel periodo trattavano con i vertici delle due aziende - e in Aprilia, con l'acquisizione da parte di Piaggio, gli incontri erano frequenti - la ricordano bene, ma non con ruoli di responsabile, ma all'interno dello staff. Peccatucci da campagna elettorale per alcuni, bugie belle e buone per altri.
«Le aziende potrebbero avercela con lei», dicono i suoi sostenitori. Replicano i suoi oppositori: «Può capitare, ma tutte contro?». Difficile dire se le polemiche sposteranno voti, e in quali direzione.
Antonella Trevisan, a tre giorni dal voto, dice di aver spiegato quel che c'era da spiegare e preferisce concentrarsi sul programma elettorale della sua coalizione. Ieri la chiusura della campagna elettorale a Mira, piazza San Nicolò.«Non mi soffermo sui fatti di cronaca», ha esordito, «perché hanno già sprecato tante parole».
Accanto a lei il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che l'ha sempre sostenuta in questa campagna elettorale giunta ormai al termine. «I cittadini non si faranno influenzare, non ci fermeranno con le bugie», ha detto Brugnaro dal palco della piazzetta, «perché Antonella è una persona limpida, è una donna tenace e ha questo territorio nel cuore. È il massimo investimento che Mira può fare». E sulla causa che la vede contrapposta alla cartiera Burgo, per licenziamento dopo una presunta frode sui pedaggi: «Si sta battendo contro una grande azienda che l'ha discriminata, sono sicuro che vincerà».
Brugnaro ha anche contestato il sindaco uscente di Mira, Alvise Maniero. «Non ce l'ho con Grillo, lo rispetto, ma qui i grillini hanno tenuto immobile il Comune, il Comune di Mira ha vissuto per 5 anni in completo isolamento, e io invece voglio un Comune che sappia dialogare con Venezia per fare gioco di squadra».
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