Trevisan, si cerca di ricollocare i licenziati

I sindacati premono sull’azienda perché adotti gli ammortizzatori sociali

NOALE. Il sindaco Patrizia Andreotti proverà a chiedere ai suoi colleghi della zona se ci sono imprenditori disposti ad assumere i dipendenti della Trevisan Servizi per l’ecologia di Noale, tutti con contratto a tempo indeterminato, dopo la notizia della proprietà di voler lasciare a casa gli addetti alla cernita della carta da macero. Si tratta di uno dei tre “compiti per casa” stabiliti ieri nell’incontro in Regione, a cui hanno partecipato i sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl, rappresentanti dell’azienda, sindaco e rappresentanti di Palazzo Balbi. Il gruppo si rivedrà venerdì prossimo per capire se si può o meno trovare un’intesa.

Nei giorni scorsi, c’è stato anche uno sciopero dei dieci operai interessati, tutti extracomunitari, che dovrebbero lasciare il loro posto di lavoro e Andreotti proverà a vedere se qualcuno è disposto a reinserirli.

Gli altri due “compiti per casa” da fare nei prossimi giorni riguardano pure la Trevisan e Slc Cgil e Fistel Cisl; la prima dovrà studiare l’opzione di istituire degli ammortizzatori sociali, magari con il contratto di solidarietà; i secondi, se ci sono dei dipendenti disposti a un’uscita volontaria, in modo da liberare qualche posto. I sindacati proveranno a chiedere non solo agli interessati ma anche a chi, dentro alla fabbrica, svolge la stesa mansione, ovvero altre sei persone. Poi tra sei giorni ci si rivedrà di nuovo, si metterà tutto sul tavolo e poi si tireranno le somme con la speranza di arrivare a una stretta di mano che concluda positivamente la faccenda.

Gli interessati al provvedimento alla Trevisan hanno un’età che oscilla attorno ai 50 anni, con un picco di 59; hanno tutti famiglia, con moglie e figli, e abitano nel circondario di Noale, soprattutto tra Moniego, Scorzè, Trebaseleghe. La maggioranza di loro si trova in Italia dai primi anni Duemila e verso la metà del decennio scorso sono stati assunti dall’azienda di via Meucci. Ma a inizio anno, dai vertici di Trevisan è arrivata la notizia di voler chiudere quel settore per ridurre i costi di produzione per continuare a restare competitivi sul mercato. Ora le ultime mosse per evitare che i dieci dipendenti della Trevisan restino senza lavoro.(a.rag.)

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