Trenta gazebo in città per fare “l’Altra Venezia”

Rifondazione Comunista divorzia da Bergamo e strizza l’occhio a Felice Casson Il progetto: «Vogliamo unire la sinistra che può arrivare anche al 35 per cento»

«Bergamo chi?». Gioca a provocare, con un battuta alla Renzi, Sebastiano Bonzio per rispondere per le rime all’Udc che ha ribadito il no ad un nuovo governo della città che veda assieme moderati e sinistra.

«Siamo noi i primi a dire di no ad un riproporsi di una simile coalizione», taglia corto l’ex consigliere comunale e segretario provinciale di Rifondazione Comunista, che con Renato Cardazzo, consigliere regionale, davanti al Municipio di Mestre ieri ha dato il via ad una consultazione popolare che il partito della sinistra veneziana porterà in giro per il Comune fino al 25 ottobre con una trentina di gazebo nelle piazze di centro storico e terraferma per «costruire assieme ai cittadini il programma dell’Altra Venezia».

Un progetto politico che vuole correre per le comunali 2015 a Venezia assieme alle altre forze di sinistra e guarda a Sel, a Bettin, agli ambientalisti e alla sinistra Pd per creare un progetto comune per la città.

«Ci interessa dialogare con quel 30-35 per cento della sinistra vera; non ci interessano le intese con i politicanti come Bergamo», chiarisce Cardazzo. Il divorzio tra sinistra e Udc è consensuale e l’esperienza nella giunta Orsoni viene definito un esperimento concluso. Si guarda all’elettorato di sinistra che può tornare a riunirsi in nome di una città che si libera dei poteri forti, dice no alle grandi navi e magari vuole riconvertire i cantieri del Mose. «Il polo rosso verde aveva ottenuto il 18 per cento, Rifondazione il 12 per cento. C’è una ampia parte di sinistra con cui dialogare. Ed è la sinistra del Partito democratico ma anche chi oggi vota per Grillo». Rifondazione Comunista strizza evidentemente l’occhio a Felice Casson, molto gradita sarebbe la sua candidatura a sindaco. Altrimenti, tra i nomi da schierare c’è proprio quello di Bonzio. E si confida in primarie «del centrosinistra e non solo del Partito democratico» e in referendum sui temi chiave del futuro cittadino. Il confronto con Pd e Sel è aperto. «Il centrodestra ipotizza una alleanza con il Pd? Non crediamo che lo scenario sarà questo. Dopo aver smascherato i poteri forti, la città è cambiata. E ci sono emergenze a cui dare risposta. La disoccupazione al 48 per cento e le difficoltà di chi vive nelle case popolari. Chi ci pensa?», dicono da Rifondazione.

Dopo l’esperienza alle Europee della lista Tsipras, Rifondazione tenta di unire la sinistra veneziana, con un programma di una decina di punti e il coinvolgimento dei cittadini. Bonzio non ha dubbi: «Tutti gli schemi sono saltati il 4 giugno scorso con l’arresto di Orsoni e l’indagine che ha svelato il sistema. E ora indietro non si torna», conclude Bonzio.

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