Collegamento diretto Bruxelles-Venezia: il primo treno si ferma al confine con l’Austria

Falsa partenza per il nuovo treno dell’operatore European Sleeper giunto a Innsbruck: è arrivato il diniego al transito sulla rete italiana

Giovanni Monforte
Il treno Venezia Bruxelles si ferma in Austria
Il treno Venezia Bruxelles si ferma in Austria

Erano partiti da Bruxelles con destinazione Venezia a bordo del nuovo treno di European Sleeper, operatore privato belga-olandese che gestisce collegamenti ferroviari notturni. Ma in laguna i viaggiatori - per lo più turisti nord-europei - ci sono arrivati con un altro convoglio.

Il treno di European Sleeper, composto da vagoni letto, cuccette e posti a sedere, si è dovuto fermare a Innsbruck, in Austria. Non poteva entrare in Italia. I viaggiatori sono stati fatti scendere ed è stata assicurata loro la prosecuzione con un treno delle Obb, le ferrovie austriache. Poi, da Verona, c’è chi ha optato per Trenitalia.

È stata una falsa partenza per il nuovo servizio notturno lanciato da European Sleeper, attraverso i Paesi Bassi, la Germania e l’Austria. L’avvio era stato preannunciato da mesi. Un’opportunità in più per promuovere il turismo, in alternativa all’aereo. Oggi, con la crescente attenzione alla sostenibilità, nel nord Europa i viaggi notturni in treno sono tornati di moda. L’inaugurazione era stata programmata per febbraio, in concomitanza con il Carnevale di Venezia. Ma il viaggio del primo convoglio, partito da Bruxelles nel tardo pomeriggio di mercoledì, non è andato nel migliore dei modi. Il treno si è dovuto fermare a Innsbruck. Non è ancora chiaro perché al convoglio non sia stato consentito l’ingresso in Italia.

Sembra che a poche dalla partenza sia giunto un diniego al transito sui binari della rete italiana, che il convoglio avrebbe dovuto percorrere dal Brennero a Venezia via Verona. Ma è poi emerso che sarebbe mancato l’accordo con un trazionista, un operatore ferroviario privato italiano le cui locomotive avrebbero dovuto trainare il convoglio dal Brennero.

«Ci sono voluti nove mesi, centinaia di telefonate e riunioni per far partire questo progetto», ha dichiarato Elmer van Buuren, uno dei fondatori della compagnia ferroviaria, al quotidiano olandese De Telegraaf, «Abbiamo fissato appuntamenti separati con cinque servizi simili a ProRail, in ogni paese attraversato. Sembrava che tutto fosse sistemato, quando, la scorsa settimana, gli italiani hanno cominciato a cambiare idea e ci hanno chiamato per dirci che non potevamo andare oltre Bolzano. Poi si è scoperto che non potevamo nemmeno entrare in Italia. Non hanno fornito alcuna motivazione».

In seguito è emerso che il treno sarebbe stato autorizzato a circolare, ma sarebbe mancato il trazionista. Secondo l’impresa belga l’operatore incaricato della trazione in Italia era Longitude – Arenaways. Ma quest’ultima, contattata dal portale specializzato Ferrovie. it, ha spiegato che c’è stata una trattativa, ma poi non è stato formalizzato alcun accordo. Tra febbraio e marzo, European Sleepers ha programmato altri cinque viaggi Bruxelles-Venezia e ritorno. Sarà la volta buona?

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia