Treno per Vienna fermo 8 ore a Mestre
Una volta veniva redatto a mano poi si è passati alla macchina da scrivere. Dopo è arrivato il computer e adesso si è approdati alla registrazione video. Ne ha fatta di strada il passaporto con il quale ognuno si presenta nel mondo del lavoro, alias il curriculum vitae. Tanto che ormai nel Veneziano 6 aziende su 10 lo richiedono video oltre che cartaceo, riducendo così costi e tempi di selezione. Ecco dunque che da un mese a questa parte nella sede di Confindustria, al Vega, è stata ricavata una stanzetta che potrebbe sembrare, a prima vista, il “confessionale” del Grande Fratello. Una comodissima a ampia poltrona, un monitor piatto da oltre 30 pollici e una tastiera del computer. Qui dentro, in realtà, si fanno cose molto più serie rispetto al frivolo programma tv. Ovvero si registrano colloqui video che poi verranno selezionati, grazie a filtri che inquadrano le relative competenze, da specifiche aziende le quali, attraverso un link, potranno ascoltare e vedere in faccia il candidato. E’ la rivoluzione social del curriculum vitae, già presente in America da anni ma ora approdata con prepotenza anche in Italia. Nella “cabina” del Vega una bella ragazza immortalata nel video propone una serie di domande registrate al papabile candidato, che ha due possibilità per ogni risposta. Una volta terminata la registrazione, il colloquio viene inserito in un banca dati tramite la quale Confindustria mette in contatto domanda e offerta. Il curriculum social agevola molto la selezione perché di fatto è un modo per “saltare” il primo incontro conoscitivo fra azienda e candidato. Fino a questo momento i video-colloqui sono stati una decina e tutti riservati a chi sta partecipando ai corsi di Sive, ente di formazione che fa capo all’associazione, ovvero persone in mobilità e disoccupate. Ma il servizio è aperto a tutti, basta chiamare allo 041-5382052 e chiedere la possibilità di prenotare un video colloquio (la sede di Confindustria resterà chiusa nelle due settimane centrali di agosto). «Il Piano europeo garanzia giovani – spiega Matteo Zoppas, presidente degli industriali veneziani – vuole essere una grande spinta all’inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi sotto i 29 anni che spesso sono orientati proprio verso le aziende più innovative e più dinamiche. La crisi continua ad avere ripercussioni durissime sull’occupazione. Per questo abbiamo voluto fornire alle imprese e ai loro collaboratori un nuovo servizio di assistenza». Con l’introduzione dalla cabina di registrazione, «prevediamo una notevole riduzione dei costi e dei tempi di selezione per le aziende – commenta Paola Minardi, consigliere delegato di Sive Formazione – tramite questa modalità di reclutamento, i selezionatori riceveranno una rosa di candidati scelti da noi e da Unimpiego Confindustria Venezia sulla base delle loro esigenze e, soprattutto, potranno già passare allo step successivo, ovvero a un colloquio più approfondito e non solo conoscitivo. Inoltre – conclude Minardi – i candidati avranno la sicurezza di avere contatti solo dalle aziende interessate, che avranno già visionato il video-colloquio, e di entrare nel mondo del lavoro in una posizione realisticamente più vicina alle loro competenze»
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia