Treni, mattina di passione per un tentativo di suicidio

L’episodio è accaduto vicino a Trieste ma ha provocato ritardi e cancellazioni sulla linea fino a Venezia, creando forti disagi ai pendolari del Veneto orientale

Licenziato, si arrampica sopra un traliccio e minaccia di suicidarsi buttandosi giù. Treni nel caos, ieri mattina, lungo la linea Venezia-Trieste. Coinvolti 26 convogli con soppressioni e ritardi fino a 90 minuti. Di questi, una quindicina erano diretti o provenienti da Venezia. L’episodio è avvenuto nei pressi di Trieste, ma i suoi effetti si sono fatti sentire in tutto il Veneto Orientale, nell’ora di punta per gli spostamenti dei pendolari. Tutto è cominciato poco prima delle 6 del mattino, quando un uomo si è arrampicato sopra un traliccio all’altezza del cavalcavia di Barcola, minacciando di gettarsi. Il tentativo di suicidio sarebbe stato legato al recente licenziamento dell’uomo dalla ditta in cui lavorava. Sul posto si sono precipitati gli agenti della polizia ferroviaria e i sanitari del Suem 118.

È iniziata così un’estenuante trattativa, per cercare di convincere l’uomo a desistere. Per motivi precauzionali, l’autorità giudiziaria ha disposto di togliere la tensione alla linea di alimentazione elettrica dei treni. Dalle 6.05 la circolazione è stata sospesa tra Trieste e Bivio d’Aurisina, gettando nel caos i collegamenti tra Veneto Orientale e Friuli. Una Freccia e quattro treni regionali sono stati cancellati. Tra questi il Regionale Veloce 2206 Trieste-Venezia, utilizzato da molti pendolari di Portogruaro e San Donà per recarsi a lavoro a Venezia. Tre treni a lunga percorrenza e undici convogli regionali hanno registrato ritardi fino a 90 minuti, con punte di due ore per la Frecciabianca Trieste-Torino. Tra i regionali con maggior ritardo il 2444 Trieste-Udine-Venezia, il 2203 Venezia-Portogruaro-Trieste e il 2680 Trieste-Portogruaro-Venezia, che è stato fatto partire da Monfalcone.

Nel complesso, i treni limitati nel percorso sono stati sette: una Freccia e sei regionali. Tutti bloccati i collegamenti dal Veneto Orientale verso Trieste. Due regionali da Portogruaro sono stati limitati a Monfalcone e Bivio d’Aurisina, il terzo è giunto a Trieste con quasi 80 minuti di ritardo. Ai viaggiatori è stato consentito di salire sugli Intercity per limitare i disagi. Meglio è andata per i pendolari diretti verso la laguna, che si sono potuti riversare sui Regionali Lenti Portogruaro-Venezia. Ma con inevitabili problemi di sovraffollamento, in particolare per il Regionale 10012 delle 7.45.

Dopo che l’uomo è stato convinto a scendere, la linea è stata riattivata alle 8.20. Ma la situazione è tornata alla normalità solo poco prima di mezzogiorno.

Giovanni Monforte

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