Tre tornelli anti taccheggio per proteggere villa Erizzo
Nuove tessere di riconoscimento (quelle del sistema bibliotecario regionale), passaggi delle forze dell’ordine e un mediatore che è un senza dimora, impegnato, in sordina, a convincere quanti prendono villa Erizzo per un bivacco a desistere e comportarsi bene, senza disturbare studenti e frequentatori della biblioteca civica. Al progetto di tutela di villa Erizzo dagli accessi di sbandati e barboni, un anno dopo, mancavano solo i tornelli agli ingressi, rimasti in forse fino a pochissimi giorni fa. Ora il progetto di tutela della villa, che si affaccia su via Carducci e il degradato piazzale Donatori di sangue, riprende a correre. Una determina della direzione Attività culturali e turismo sancisce il via al completamento del sistema antitaccheggio e attivazione dei controlli degli accessi. Progetto da 38 mila euro che prevede la installazione di tre portelli motorizzati a bandiera, fissati su una pedana in acciaio appoggiata al pavimento che consentirà il passaggio in ingresso e uscita con controllo elettronico. Un segnale acustico governerà i passaggi ma le ante si potranno aprire anche a spinta. Se non si ha la tessera della biblioteca, scatterà l’allarme. Per acquistare i portelli si è atteso finora per le note difficoltà di spesa del Comune di Venezia, con il bilancio vicino al dissesto. La gara viene avviata attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione, gestito da Consip Spa. Ma l’ultima parola per autorizzare la spesa, ovviamente, deve passare per la firma della ragioneria del Comune. Un passo avanti, comunque, rispetto alla previsione di dover rinunciare ai tornelli di qualche giorno fa. Tornelli che hanno ottenuto anche il via libera della Soprintendenza con la prescrizione che i varchi si possano togliere e non rovinino il pavimento.
Altre novità dalla Civica riguardano le sale lettura. Fino a giugno 2015 è garantita la sala di lettura da 40 posti di rinforzo a villa Erizzo, creata a villa Settembrini, sede della biblioteca regionale di cultura veneta, affidata dalla scorsa estate allo staff comunale di Vez. Il personale di via Miranese, spazio venduto ai privati ai primi di gennaio 2015, è stato spostato in villa Settembrini e l’orario della sede è stato prolungato. Si sopperisce così al vuoto di posti per lo studio dopo la chiusura di via Miranese. Ma il personale (appalto di una cooperative) vede scadere il contratto a giugno e al momento nessuno sa dire se verrà prorogato o meno. Si è in attesa anche di veder partire i cantieri per l'ampliamento della Vez nell'edificio del parcheggio che si affaccia su via Querini.
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