Tre sandoli alla scoperta del Marzenego

Per la prima volta si sono viste imbarcazioni nel tratto riaperto di via Poerio, tra lo stupore della gente
Di Mitia Chiarin

Tre barche a remi hanno solcato le acque del Marzenego fino a raggiungere in via Poerio. A bordo alcuni giovani dell’associazione “Il Caicio” che con altri gruppi e associazioni del territorio hanno festeggiato ieri la prima festa di «liberazione del Marzenego», per sostenere il progetto del contratto di fiume che mira a valorizzare tutto il corso del fiume che attraversa Mestre.

Il passaggio in via Poerio dei tre sandoli ha incuriosito non poco i passanti, impegnati nella passeggiata dopo le celebrazioni del 25 aprile in piazza Ferretto.

È infatti la prima volta, da quando il corso del fiume è stato riportato alla luce, con i cantieri del Comune, che si vedono delle barche solcare le acque marroni del Marzenego.

Le tre barche sono arrivate davanti all’ex emeroteca verso mezzogiorno dopo aver attraversato il tratto di fiume interrato che si collega con l’asta del fiume che scorre a fianco di via Lazzari verso via Colombo. E vederle spuntare da sotto le campate a bordo strada ha creato stupore.

«Si può passare tranquillamente, il percorso è infatti illuminato», urla uno dei ragazzi dalla barca. Il gruppo è arrivato fino all’imbocco di Riviera XX Settembre poi è dovuto tornare indietro davanti allo sbarramento alla fine del tratto di canale riaperto.

In Riviera Magellano, altre dieci imbarcazioni dell’associazione di cultura galleggiante hanno percorso più volte il secondo ramo, passando dietro l’ex ospedale Umberto I fino a via Olimpia, trasportando, spiega Luca «quasi duecento persone fino alla conca che si trova a monte di Mestre, all’altezza del cantiere Sfmr». Nel pomeriggio altre iniziative hanno interessato l’Osellino e l’area del forte Manin: in via del Ghebo a Campalto, è stata organizzata una mostra fotografica e un rinfresco. Al parco San Giuliano, durante le fiera Open Expo, i gruppi hanno organizzato uno stand informativo, con l’adozione di piante abbandonate e la possibilità di una piccola crociera sul fiume con barche a remi sempre messe a disposizine dall‘associazione “Il Caicio”.

In contemporanea si sono svolte iniziative anche a Resana, in provincia di Treviso, e a Salzano. Una festa con un chiaro obiettivo: sostenere la riqualificazione ambientale del Marzenego e la sua valorizzazione. Sono tantissime le associazioni che sostengono con Comune e Consorzio Acque Risorgive il progetto del contratto di fiume. Ieri la mobilitazine per il Marzenego, il fiume dei mestrini, hanno visto in prima linea l’associazione Amico Albero, Il Caicio, Associazione Marzenego, il gruppo Valdemare, l’associazione Vivere la Laguna e il gruppo La Salsola di Campalto e l’associazione giardiniere.

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