Tre nigeriani intossicati dal monossido di carbonio

Spinea. Evitata la tragedia al Villaggio dei Fiori: gli africani avevano acceso un braciere in casa, salvati dai vigili del fuoco e dal Suem, sono fuori pericolo

SPINEA. Intossicati per le esalazioni da monossido di carbonio. Hanno rischiato grosso la notte scorsa tre nigeriani che abitano in un appartamento di piazza Cortina, nel cuore del Villaggio dei Fiori. A mettere in serio pericolo la loro vita, nella tarda serata di martedì, sembra essere stato un braciere acceso dagli stessi inquilini per fronteggiare i primi freddi, ma rivelatosi ben presto un temibile nemico. I tre immigrati hanno infatti cominciato ad avvertire le classiche vertigini, indolenzimento articolare e giramenti di testa. Immediati i soccorsi allertati dalla centrale operativa del Suem e dei vigili del fuoco, giunti sul posto in pochi minuti. Poco prima di mezzanotte i tre sono stati accompagnati ancora coscienti in ospedale a Mirano e sottoposti ai primi trattamenti, poi trasferiti in camera iperbarica per alcuni cicli di riossigenazione. Sarebbero tutti fuori pericolo anche se restano sotto osservazione medica. L’appartamento nel frattempo è stato messo in sicurezza e sono partite le indagini dei tecnici del 115 per capire l’origine delle esalazioni nocive. Escluso, secondo le prime ipotesi, il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento: la caldaia stagna si trovava in un vano fuori dell’appartamento e non avrebbe potuto provocare problemi. All’interno dell’alloggio è stato invece trovato un braciere domestico, utilizzato dagli inquilini per riscaldarsi dopo il crollo delle temperature dei giorni scorsi. Le esalazioni li avrebbero storditi fino a far perdere loro conoscenza e poi uccisi. L’allarme è invece scattato in tempo. Le autorità invitano a controllare i fumi degli impianti prima dell’accensione, per evitare inconvenienti che purtroppo ogni anno si verificano durante l’inverno.

Filippo De Gaspari

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