Tre minorenni molestate in patronato
PIANIGA. Tre adolescenti, sabato pomeriggio sono state insidiate da uno sconosciuto con delle proposte oscene. Il grave episodio è accaduto nel patronato San Sebastiano di Vigonza dove le ragazze si erano fermate per stare un po’ insieme dopo aver bevuto una cioccolata in pasticceria. Ieri mattina le ragazzine (una della provincia di Venezia e due di quella di Padova), accompagnate dai loro genitori, sono andate alla stazione dei carabinieri di Pionca di Vigonza per depositare una segnalazione. Le indagini per individuare il presunto pedofilo sono affidate al comandante di stazione, luogotenente Massimo Andreozzi. Che può contare sui filmati delle telecamere. L‘autore sarebbe già stato individuato. Non abiterebbe a Vigonza ma in un Comune limitrofo in provincia di Venezia. A raccontare i fatti il papà di una delle ragazze, che fornisce la descrizione dello sconosciuto: Alto 1,70, occhi azzurri, sottomento, pantaloni da tuta blu e maglia di colore bianco, rosso e blu con delle renne bianche e una scritta.
«Erano circa le 15.20 di sabato, quell’individuo si è avvicinato a mia figlia e alle sue amiche sedute in patronato a chiacchierare e ha cominciato ad adularle», dichiara l’uomo, «che belle ragazze, quanti anni avete? Nonostante avessero risposto di avere 14 anni, ha ugualmente chiesto loro se erano disposte ad andare con lui per 50 euro. E ha aggiunto: io sono bravo, vi faccio godere bene. No, è stata l’ovvia risposta delle ragazze. Mia figlia non ha realizzato subito come stavano le cose e ha pensato che volesse portarle via per picchiarle».
In quel momento in patronato c’erano il barista al bancone, alcuni anziani per la partita a carte e un papà che giocava con il proprio figlio. Lo sconosciuto si è così allontanato dalla sala bar restando a gironzolare in patronato. Ma poco dopo è tornato all’attacco. «Ci avete ripensato? Vi do 100 euro, è stata la seconda oscena proposta», continua il papà, «ma ha subito ritrattato aggiungendo: anzi no, 50 euro. Basta, ci lasci stare, vada via, hanno detto le ragazze, che a quel punto hanno capito che si trattava di qualcosa di sporco e hanno avuto davvero paura. Non sapete cosa vi siete perse, è stata la risposta di quell’individuo, che se n’è andato indisturbato. Mia figlia ha avuto l’impressione che quell’uomo non fosse tanto normale». Le tre amiche, spaventate, sono corse a chiedere aiuto dal barista, che ha consigliato loro di non uscire. Una delle tre ha subito chiamato i genitori, che sono andati a prenderle per portarle a casa. «Che dire», commenta amareggiato il papà, «spiace che sia successo dentro a un patronato, un luogo fra i più protettivi. E spiace tanto che il barista non abbia pensato di chiamare subito i carabinieri restando indifferente al fatto. Però gli riconosciamo che comunque ha cercato di tutelare le ragazze alla sua maniera, senza esporsi. Forse ci vorrebbe una persona con più polso e spero che si prendano provvedimenti in materia di sicurezza».
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