Tre fotografe raccontano la Colombia di oggi

Progetto fotografico, tutto al femminile, riunisce le immagini raccolte tra il 2013 e il 2016 in varie regioni della Colombia da Claudia Fauzia, Amélie Louys e Giulia Candussi. La mostra al negozio "Piave 67".

MESTRE. Si chiama "Dietro la Maschera - Il volto nascosto della Colombia di oggi" il progetto fotografico, tutto al femminile, che riunisce le immagini raccolte tra il 2013 e il 2016 in varie regioni della Colombia da Claudia Fauzia, Amélie Louys e Giulia Candussi. Un viaggio fotografico attraverso un mondo che pensiamo di conoscere, ma che è invece in rapido cambiamento e quindi molto difficile da comprendere. La Colombia è un paese che da tempo immemore porta sulle sue spalle il peso degli stereotipi e dei pregiudizi con cui è stato dipinto il suo ritratto, con grande appoggio dei media internazionali. Ora questo paese sta cercando di riconquistarsi il diritto di ricominciare, di togliersi di dosso la “maschera” e mostrare il volto che per troppo tempo è rimasto all’ombra dei narcotrafficanti e della violenza degli anni '80. Per un futuro all'insegna della pace.

La mostra viene inaugurata oggi, sabato 6 maggio, alle 18 al Negozio Piave 67 di via Piave 67 a  Mestre.Lo spazio è aperto tutti i giorni dal 6 al 20 maggio ì. Orari. 17.00-19.30 e nei fine settimana ore 11.00-13.00 e 17.00-19.30 ingresso gratuito

Claudia Fauzia studia Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale all'Università di Palermo, sua città natale. Appassionata di fotografia e viaggi, si innamora del Sud America e si trasferisce a Cartagena de Indias, in Colombia, dove lavora in un centro di cooperazione allo sviluppo. Amélie Louys, di origine franco-danese, vive a Barcelona dal 2002. Divide la sua vita tra la gestione di progetti culturali europei e la realizzazione di reportage fotografici personali e collettivi. Giulia Candussi, appassionata di fotografia socially engaged, si è laureata in fotogiornalismo presso l’Università di Westminster a Londra. Ha viaggiato in Europa e nelle Americhe e ha collaborato con varie Ong quali Medicos del Mundo in Argentina e Fundación Montecito in Colombia. Attualmente lavora come responsabile dei servizi fotografici per il quotidiano La Nuova Venezia.

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