Tre donne in burqa a Jesolo, chiamata la polizia
JESOLO. Tre donne con il burqa in via Bafile, interviene la polizia. Sulla promenade jesolana per eccellenza, un’apparizione apparsa eccessiva per alcuni negozianti preoccupati e ormai afflitti da una vera psicosi. Su loro sollecitazione gli agenti del commissariato sono arrivati all’altezza di piazzetta Carducci, dove hanno fermato per i controlli la famiglia di cittadini stranieri che poi sono risultati provenire dall’Arabia Saudita. Erano in giro per fare compere, in tutto tre donne con il caratteristico vestito a copertura totale dalla testa ai piedi, quindi due uomini.
Ora il sindaco di Jesolo Zoggia annuncia possibili ordinanze restrittive se dovessero verificarsi altri episodi simili. Sembra che le donne fossero già entrate in alcuni negozi del lido dopo aver visto le vetrine, quindi abbiano continuato a passeggiare tranquillamente con tutta la famiglia senza curarsi degli sguardi stupiti e in alcuni casi impauriti di altri turisti e residenti. I commercianti più sospettosi hanno chiamato il commissariato e gli agenti hanno proceduto con i controlli identificando tutti e accertando che si trattava di turisti sauditi ospiti in un albergo di Quarto d’Altino, giunti in serata al lido di Jesolo per una passeggiata al mare prima di una visita a Venezia nell’ambito della loro lunga vacanza in terra veneta.
In tempi di grandi tensioni internazionali e attentati che hanno straziato Paesi come la Francia, una donna con il burqa può sollevare paure e pregiudizi assai difficili da sradicare. I controlli della polizia sono proceduti serenamente e senza proteste da parte dei turisti, che quindi hanno proseguito apparentemente noncuranti dell’accaduto, anche se quanto accaduto è stato piuttosto imbarazzante per loro. Non si sono comunque lamentati e hanno esibito i documenti. Pare che le donne abbiano sollevato leggermente il burqa dal volto per consentire l’identificazione completa.
Si tratta di uno dei primi episodi in assoluto al lido e lungo la costa veneziana ormai meta prediletta non più solo di turisti cattolici o protestanti, ma anche ebrei e musulmani di ogni credo fino a quelli che fanno indossare il severissimo e castissimo burqa alle loro donne. L’episodio è rimbalzato alle orecchie del sindaco Valerio Zoggia, che ha subito riflettuto sull’accaduto. «Se si tratta di un caso isolato non credo ci siano problemi», premette, «e bene hanno fatto gli agenti della polizia ha effettuare i controlli previsti per legge, certo se dovessero verificarsi più spesso e alla luce degli attentati e tensioni nel mondo, sto prendendo in considerazione di firmare un’ordinanza che vieti di indossare il burqa nella nostra città».
È l’annuncio di una presa di posizione dura, da parte di un sindaco che ha già invocato l’Esercito a supporto delle forze di polizia per garantire sicurezza e ordine pubblico. Questa passeggiata in burqa ha subito diviso la città anche se una forte maggioranza pare contraria alla presenza di donne coperte che potrebbero nascondere di tutto.
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