Tre civiche e il Carroccio in campo per il Casson bis
CHIOGGIA. La Lega e tre civiche targate Chioggia. Il sindaco uscente Giuseppe Casson si ripresenta alle urne con quattro liste di supporto dove figura un solo simbolo di partito, quello della Lega, con cui esiste un matrimonio «non sulle ideologie ma sui progetti». L’Udc invece rinuncerà al simbolo ed entrerà in una civica mista.
La presentazione ufficiale di Casson si è tenuta ieri, un mese e mezzo dopo il suo annuncio in solitaria di essere disponibile a correre per il secondo mandato e finire quanto avviato. In 40 giorni di cose ne sono cambiate e molte pecorelle sono tornate all’ovile. In primis l’Udc: dopo la clamorosa smarcatura del segretario Aldo Piovesan, che il 7 marzo aveva annunciato il divorzio da Casson, su imposizione regionale è tornato sui suoi passi. Il simbolo però non ci sarà e gli uomini dell’Udc entreranno nella civica “Prima Chioggia” assieme ad altri. Ci sarà poi la lista del sindaco, “Chioggia è libera”, e una terza civica, tutta di under 30, “100% Chioggia”. L’insistenza territoriale nei nomi è stata volutamente scelta per ribadire «l’identità in chiara opposizione alle influenze veneziane nel progetto fucsia della candidata di Chioggiaviva Marcellina Segantin».
L’unico simbolo di partito sarà quello della Lega che un mese fa ha deciso di rinunciare a una sua candidatura per convergere su Casson. «Abbiamo valutato tutti i progetti in campo e tutti i nomi», spiega il segretario provinciale del Carroccio, Sergio Vallotto, «e abbiamo capito che il nostro progetto coincideva con quello di Casson. È una condivisione sulle cose da fare, sull’idea di città che vogliamo, su una Chioggia che deve farcela da sola e che ha le carte per farcela. Siamo stati un giorno intero a parlare di programmi e di come realizzarli». Già nella conferenza in solitaria, Casson aveva parlato dei punti su cui lavorare (turismo, porto, pesca, orticoltura, legge speciale) spiegando che ci sono partite importanti che stanno per chiudersi (tra cui il mercato ittico) e che Chioggia non può «essere condannata a un eterno nuovo inizio». «L’appoggio della Lega», spiega Casson, «ci permetterà di un avere un supporto istituzionale in Regione decisivo per chiudere su progetti vitali per la città».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia