Tre cartoline spedite nel 2012 arrivano cinque anni dopo

Elia, allora scout di 9 anni in vacanza sulle montagne di Pordenone, le ha inviate a Meolo alla mamma, alla zia e a un amico
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - MEOLO - CARTOLINA SPEDITA NEL 2012 E ARRIVATA NEL 2017
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - MEOLO - CARTOLINA SPEDITA NEL 2012 E ARRIVATA NEL 2017

MEOLO. Cimolais, sulle montagne pordenonesi, dista da Meolo circa 110 chilometri. In macchina, prendendo l’autostrada, si copre la distanza in meno di un’ora e mezza.

Tre cartoline, partite dalla località montana, hanno impiegato invece ben cinque anni per arrivare ai loro destinatari. Spedite il 19 giugno 2012 sono arrivate a destinazione a Meolo solo in questi giorni, come testimonia il timbro postale del Cmp-Centro di meccanizzazione postale di Padova, che le ha lavorate il 24 maggio 2017.

«Meglio tardi che mai», racconta sorridendo la signora Giuseppina Rizza, una delle tre destinatarie. Le cartoline sono state spedite dal figlio, Elia Cervellin, che allora aveva 9 anni. In quei giorni di giugno del 2012, Elia si trovava in vacanza con gli scout della parrocchia meolese. E da Cimolais aveva pensato di inviare un pensiero ai suoi genitori, alla zia e a un amichetto, Giulio.

Delle tre cartoline, però, si era persa traccia, finite in fondo a chissà quale sacco o cassone postale. Nel frattempo Elia è cresciuto e oggi è un ragazzo di 14 anni, che studia biotecnologie ambientali all’istituto Vendramin-Corner a Venezia.

L’altra mattina, però, le cartoline inviate alla mamma e alla zia sono improvvisamente ricomparse, recapitate dal postino a Meolo nelle case delle due signore, che vivono con le loro famiglie a poche centinaia di metri di distanza l’una dall’altra. Dopo l’iniziale sorpresa, Giuseppina si è fatta una risata e ha deciso di raccontare pubblicamente l’accaduto, contattando La Nuova.

«Quanto accaduto mi ha fatto sorridere. Si leggono sempre tante brutte vicende, almeno questa è una notizia curiosa», racconta Giuseppina, spiegando anche che è la prima volta che le capita un fatto del genere.

Di solito la corrispondenza nella zona in cui abita a Meolo arriva abbastanza regolare. Stavolta, invece, chissà quale inconveniente ha bloccato le cartoline lungo il percorso tra Cimolais e il centro di smistamento di Padova.
Ma le sorprese non erano ancora finite.

Il giorno seguente al recapito delle prime due cartoline, infatti, Giuseppina Rizza è stata contattata anche dalla madre di Giulio, l’amico a cui era stata spedita la terza cartolina andata persa. E con sorpresa si è scoperto che anche quest’ultima è arrivata adesso a destinazione.

Insomma, tutte e tre sono giunte a Meolo quasi in contemporanea, come avrebbe sperato chi le ha imbucate. Peccato che siano passati cinque anni dalla loro spedizione.

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