Tre cagnolini soffocati in un sacco
GAMBARARE. Chiudono tre cuccioli di cani vivi dentro un sacchetto di plastica e lo gettano nel cassonetto della spazzatura. Le povere bestie sono morte soffocate a causa del gran caldo patito. Ora è caccia ai responsabili. Il fatto è accaduto in via Chiesa, a Gambarare, davanti al cimitero della frazione. Una donna, che stava recandosi a far visita ai propri defunti, uscendo dal camposanto, ha sentito guaire qualcosa all’interno di un cassonetto dell’immondizia. Immediatamente e ha visto che i rumori provenivano da un sacchetto, che era stato gettato all’interno del contenitore.
La donna, a quel punto, ha chiamato, perché conosceva qualcuno, i volontari della sezione Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Mira che gestisce, tra l’altro il canile in via Maestri del Lavoro, sempre a Gambarare. «Siamo subito andati a vedere cosa fosse successo», spiega il responsabile dell’Enpa Roberto Martano, «abbiamo capito che si trattava di qualcosa di grave. Siamo riusciti a recuperare il sacchetto e lo abbiamo aperto: all’interno abbiamo trovato tre cuccioli di cani che erano nati, secondo la nostra veterinaria, da non oltre le 8-12 ore. Due cuccioli erano morti, mentre il terzo era ancora vivo».
I volontari dell’ Enpa, a questo punto, hanno cercato di salvare il povero cagnolino provando ad allattarlo, ma purtroppo per lui si è solo prolungata l’agonia. Dopo qualche ora per il cagnolino non c’era più nulla da fare.
«Chi ha compiuto questo gesto orribile», spiega Martano, «ha voluto disfarsi dei cagnolini appena nati perché considerati poco più di una cosa da gettare. I cagnolini sono morti asfissiati e dal gran caldo. Chi ha fatto questo non si rende conto delle conseguenze di questo gesto che sono gravissime anche dal punto di vista penale. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri per maltrattamenti uccisione e tortura di animali. Abbiamo tenuto il sacchetto e i corpi degli animali per dare più elementi di ricerca ai carabinieri».
L’Enpa, da tempo, invita chi non può o non vuole tenere cuccioli appena nati in casa a recarsi al canile di Gambarare e lasciarli lì. «Un altro fenomeno da combattere», conclude Martano, «è quello dell’abbandono degli animali adulti soprattutto d’estate sulle strade come la Brentana o la Romea».
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