Tre appartamenti diventano bordelli Esposto alla polizia
CHIRIGNAGO. Quasi una strada a luci rosse, come ormai ci sono nelle maggiori capitali europee. Temono proprio questo coloro che abitano in via Abruzzo, a Chirignago: in poche centinaia di metri sarebbero concentrati ben tre appartamenti in cui le escort esercitano la loro professione ogni notte. A lanciare l’allarme per primi sono stati gli inquilini del condominio Mirafiori, che è costituito da cinque edifici. L’amministratore ha anche firmato un esposto consegnato agli agenti della Polizia del Commissariato di Marghera.
«Alcuni condomini», si legge nell’esposto, «presenti in assemblea hanno sostenuto di essere stati svegliati di notte in quanto era stato suonato il campanello della loro abitazione da persone sconosciute», che evidentemente avevano sbagliato indirizzo anche se non di molto. «Successivamente», prosegue l’esposto dell’amministratore, «allo scrivente è stato segnalato che il via vai di persone è di sesso maschile e che, di giorno e di notte, queste persone non conosciute dai condomini, accedevano all’immobile per salire in uno degli appartamenti».
«Il sospetto», conclude l’esposto, «è che vi sia un appartamento destinato, presumibilmente, a frequentazioni ed appuntamenti di natura sessuale». I poliziotti non sono rimasti inerti, hanno convocato prima il proprietario dell’appartamento in questione, il quale ha spiegato di aver affittato l’immobile con un regolare contratto e ha indicato l’identità dell’inquilina, che a sua volta è stata convocata e ha sostenuto di non avere nulla a che fare con il via vai notturno di uomini. Gli agenti, comunque, l’hanno diffidata, spiegandole che deve attenersi alle regole del condominio.
Per qualche giorno il via vai si è interrotto, poi però è ripreso. «Vediamo continuamente arrivare persone sconosciute, uomini, che con il cellulare all’orecchio vengono guidati alla porta d’ingresso giusta. Non solo c’è qualcuno che uscendo fa pure i propri bisogni contro il muro» racconta uno dei condomini. Se non bastasse lo stesso inquilino segnala che sempre in via Abruzzo, poco distante dal loro condominio, ci sono altri due appartamenti adibiti allo stesso scopo, quello di ospitare prostitute, spesso più d’una, che esercitano il loro mestiere in quelle case. Per ora, polizia e carabinieri hanno potuto fare poco, forse un’azione più incisiva degli abitanti della zona potrebbe convincere le forze dell’ordine a compiere controlli più serrati in modo da disturbare quel tipo di commercio.
Giorgio Cecchetti
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