Travolto in bici. In coma, arriva la multa
di Filippo De Gaspari
MIRANO
In fin di vita e multato, la famiglia non ci sta: «Oltre al danno, la beffa. Quella multa non la pagheremo».
I famigliari di Mario De Santis, l’ottantenne di Mirano travolto da un’auto e ridotto in fin di vita il 9 gennaio scorso in via Gramsci, si sono visti recapitare, tra una visita e l’altra al capezzale del loro congiunto, una busta con un verbale da 42 euro.
L’uomo, secondo la ricostruzione effettuata dai vigili urbani di Mirano che hanno rilevato l’incidente, ha attraversato sulle strisce in bicicletta, comportamento vietato dal codice della strada e per questo motivo sanzionabile.
De Santis stava passando la doppia carreggiata di via Gramsci in sella alla sua bicicletta quando è stato centrato da un’auto guidata da una trentaseienne miranese all’altezza del supermercato Lidl. Sulle strisce sì, ma in sella. L’uomo era stato disarcionato e scaraventato a terra, sbattendo la testa e fratturandosi alcune vertebre cervicali. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Mestre era precipitato in uno stato di coma dal quale non si è più risvegliato. Ora è ricoverato a Dolo e presto potrebbe essere trasferito in lungodegenza a Noale. I medici credono che difficilmente potrà risvegliarsi. Intanto però a casa De Santis è arrivata la multa da pagare per quell’incidente, per il quale hanno testimoniato anche diversi passanti.
La figlia dell’anziano, Graziana, non mette in discussione il codice della strada, ma attacca: «Allora devono multare anche chi attraversa di continuo sulle strisce in bicicletta, ma ha la fortuna di non venire investito. Ne vediamo tutti i giorni di casi come questo, ma non vengono mai sanzionati». Entra poi nello specifico: «Nel verbale risulta che mio padre sia stato colpito dall’automobile sulla ruota posteriore della bicicletta: credo che questo possa significare che si era già immesso in carreggiata e sia stato tamponato da dietro».
Basta e avanza alla famiglia De Santis per consegnare la multa direttamente nelle mani degli avvocati: «Non è un problema l’importo – conclude – non pagherei neppure una multa di soli 2 euro. E’ una questione di principio. Mio padre è moribondo e qui la morale è: mi ammazzi e devo pure pagarmi la multa». Dalla polizia locale di Mirano allargano le braccia, spiegando che gli agenti si sono limitati ad applicare il codice della strada. «E’ un atto dovuto – spiegano i vigili – avendo rilevato l’incidente, se non fossero state applicate le sanzioni previste per l’illecito, l’automobilista coinvolta avrebbe potuto rivalersi chiamando in causa il mancato accertamento delle responsabilità».
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