Travolto dal trattore a Cappella di Scorzè, muore agricoltore di 72 anni

La vittima è Roberto Cagnin, martedì verso le 12 era al lavoro sui terreni dietro l’abitazione in via Moglianese. Sul posto Suem, carabinieri e Spisal

Alessandro Ragazzo
La vittima Roberto Cagnin e l'abitazione dov'è accaduto l'incidente
La vittima Roberto Cagnin e l'abitazione dov'è accaduto l'incidente

SCORZÈ. Era un esperto Roberto Cagnin nel lavorare la terra e guidare il trattore. Stavolta, però, lo stesso mezzo lo ha tradito, travolgendolo. E per lui non ci sono state speranze: il decesso è stato immediato.

La tragedia si è consumata martedì a mezzogiorno in via Moglianese 69 a Cappella, dove il 72enne pensionato abitava con la moglie Lucia e aveva un appezzamento di terra vicino casa. È stata proprio la consorte a vederlo morire davanti a sé, tra le urla disperate e le richieste di aiuto. Cagnin era appena smontato dal mezzo agricolo e pensava di averlo lasciato fermo in sicurezza. Si era piazzato dietro per raccogliere del materiale ma il veicolo ha iniziato a indietreggiare, schiacciandolo.

La moglie ha iniziato a urlare “aiuto”. Ma quando sono giunti i soccorsi, Cagnin era morto. Sul posto, oltre ai medici del Suem, i carabinieri di Scorzè e i tecnici dello Spisal. A loro il compito di fare luce sulla tragedia che ha scosso la comunità di Cappella.

Informata della morte di Cagnin anche la sindaca Nais Marcon ha espresso le condoglianze alla famiglia. «È stata la moglie», racconta una vicina, «a spegnere il trattore. Lei ha visto tutto».

Cagnin era un amante dei lavori nei campi, aveva sempre operato in questo settore sin da giovane. In precedenza lo aveva fatto per una donna di Dolo che aveva decine di ettari a disposizione. Sapeva bene come manovrare le macchine agricole. Un esperto, dunque, ma stavolta c’è stato qualcosa che non ha funzionato. «Lo avevo visto qualche ora prima dell’incidente», racconta ancora la vicina, «e con ogni probabilità quando è rientrato a casa aveva deciso di finire dei lavori nei campi».

A Cappella, Cagnin aveva ereditato dai genitori un pezzo di terra. Nella mattinata  aveva prima tagliato l’erba in giardino, operazione propedeutica a sistemare l’orto di casa. Poi era salito sul trattore per completare il lavoro. Quando è sceso, in un attimo è avvenuto l’impensabile. Oltre alla moglie, Cagnin lascia pure la figlia Francesca. I Cagnin sono conosciuti a Cappella, dove abitano da 25 anni. La data del funerale sarà resa nota nei prossimi giorni.

Sull’incidente   interviene la Cia: «Non più tardi di 24 ore fa la Cia, con il suo presidente regionale Gianmichele Passarini, ha sottoscritto con la Regione il nuovo Piano strategico per la sicurezza sul lavoro. Ma oggi siamo qui a piangere l’ennesima vittima: l’agricoltura si conferma purtroppo uno dei settori più a rischio, dobbiamo intervenire», dice Federica Senno, «L’agricoltura è il secondo settore più piagato dagli infortuni mortali dopo l’edilizia. —

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