Travolse nonno e nipote accusa di omicidio stradale
MIRANO. Travolse e uccise un nonno che stava spingendo il passeggino della nipotina che è viva proprio grazie al sacrificio dell’anziano che la spinse dall’altra parte della strada, salvando dall’urto. L’incidente accadde il 7 ottobre 2016 a Villanova di Camposampiero e ora il prossimo 31 maggio è fissata l’udienza preliminare per Francesco Carraro, 29 anni residente a Mirano. In quella data il giudice Margherita Brunello deciderà se spedire il ragazzo (assistito dall’avvocato Pierluigi Riondato) a processo, come richiesto dal pubblico ministero Marco Peraro.
Il magistrato gli contesta il reato di omicidio stradale perchè alla guida di una Polo non ha dato la precedenza al pedone Novrus Hasa che stava attraversando la strada sulle strisce. La tragedia si era compiuta alle 19.45 in via Caltana di Villanova di Camposampiero, all’altezza del civico 117. La vittima risiedeva in piazza Mariutto 9. Avrebbe compiuto 79 anni il 15 ottobre successivo, dopo pochi giorni.
La nipote al momento dell’incidente aveva quasi due anni. Novrus Hasa era solito portare la nipotina a passeggiare più volte al giorno, come del resto fanno molti nonni. Faceva sempre la stessa strada, da piazza Mariutto a piazza Mercato e ritorno. Il tragitto presenta però un’insidia, l’attraversamento di via Caltana all’altezza della scuola media. Per questo attraversava sempre sulle strisce pedonali. Che sono segnalate da un grande tabellone appena installato. Carraro era diretto dal centro di Villanova a Santa Maria di Sala e non si era accorto del nonno che stava sopraggiungendo. Nonno e nipotina sono stati investiti in pieno, ma l’anziano ha fatto in tempo a scagliare lontano il passeggino, che è finito addosso al marciapiede rovesciandosi. Hasa è stato caricato finendo una quindicina di metri più avanti. Per lui, nulla da fare.La piccolina, illesa ma sotto choc, è stata trasportata in ambulanza al Pronto soccorso pediatrico di Padova. Per lei fortunatamente, solo tanto spavento. La salma del nonno è stata riportata in Albania pochi giorni dopo, non appena è arrivato il via libera.
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