Travaglio di dodici ore la neonata non ce la fa

I genitori vogliono chiarezza, depositata in Procura la consulenza tecnica Parto difficile all’Angelo, poi il trasferimento a Treviso, ma è stato tutto inutile

Per le conseguenze di un travaglio durato 12 ore neonata muore e i genitori presentano una denuncia. A un anno dal fatto è stata depositata in Procura la consulenza tecnica disposta dal gip su richiesta delle parti. Consulenza chiesta e disposta dopo l’esito dell’autopsia. Lo Studio 3A, società specializzata nella responsabilità civile, incaricata dai genitori della piccola morta di seguire la vicenda, spiega in una nota: «Da comprendere ora se si possano profilare o meno responsabilità di malasanità a carico dei medici dell’ospedale dell’Angelo che hanno seguito il parto della donna».

È stata depositata lo scorso 13 aprile, in Procura a Venezia, la consulenza tecnica collegiale sulla morte di Tasnim Mim Rahaman, la neonata bengalese deceduta a meno di 24 ore dal parto nel maggio dello scorso anno all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove era stata trasferita per problemi respiratori 12 ore dopo la nascita, avvenuta all'ospedale dell'Angelo di Mestre.

Secondo i genitori, il travaglio era stato “doloroso e forzato” ma dagli esami eseguiti durante la gravidanza non erano emersi problemi di salute della nascitura. Subito dopo la nascita, viste le condizioni critiche, la piccola era stata trasferita a Treviso nel reparto di pneumatologia neonatale.

«Da comprendere ora se si possano profilare o meno responsabilità di malasanità, in considerazione del fatto che il parto, iniziato normalmente, potrebbe essersi concluso con manovre non corrette», ha commentato Ermes Trovò, amministratore delegato di Studio 3A. «Attendiamo che i nostri consulenti possano prendere visione della consulenza tecnica collegiale prima di azzardare qualunque ipotesi. Di sicuro ci ritroviamo di fronte ad una gravissima perdita per evitare la quale, forse, si sarebbe potuto agire in modo diverso», conclude Trovò.

Nel fascicolo aperto a Venezia, dopo la morte della piccola, si ipotizza il reato di omicidio colposo. Nel registro degli indagati sono iscritti i medici e il personale sanitario che quel giorno hanno assistito la partoriente, durante il travaglio. (c.m.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia