Trattamento di fine vita, Marcon offrirà il servizio
MARCON. Istituito a Marcon il servizio di deposito delle dichiarazioni anticipate di trattamento di fine vita. D’ora in poi i residenti nel comune che vorranno lasciar per iscritto cosa vogliono accada loro quando a causa di una malattia di quelle che non lasciano scampo o di un incidente, non saranno in grado più avvalersi delle proprie facoltà, potranno farlo. Come? Il consiglio comunale all’unanimità, maggioranza e opposizione, dunque Pd, Pdl, Udc etc (unico che non ha partecipato al voto il consigliere Francesco Tarricone) ha approvato un regolamento con il quale viene istituito il servizio di deposito delle dichiarazioni anticipate di trattamento, detto in altri termini, il cosiddetto “testamento biologico”. Ciò è avvenuto mediante la sottoscrizione di una convenzione (la sigla sarà apposta i primi giorni di gennaio) con il Collegio Notarile della Provincia di Venezia. Basterà contattare il Comune, prendere appuntamento e recarsi il tal giorno alla tal ora con il proprio fiduciario, vale a dire la persona nelle mani della quale ci mettiamo in caso di difficoltà.
Il cittadino consegnerà la dichiarazione al notaio, il tutto non comporterà alcuna spesa. Al Comune, con cadenza semestrale, verrà fornito un elenco dei nominativi dei marconesi che si sono avvalsi del servizio. «Con l’apporto del collegio notarile«, commenta soddifsatto il sindaco, Andrea Follini, «abbiamo messo le basi per fornire un servizio ai nostri cittadini che risponda all’esigenza di essere non una mera presa di posizione ideologica, ma efficace. Il servizio, gratuito, è stato mutuato da una simile esperienza messa in atto dal comune di Udine. Era questo un obiettivo presente nel programma amministrativo, e non solo della lista “Io Scelgo Marcon”. La lista “Noi Marcon”, con candidato sindaco Federico Moretto, indicava nel suo programma proprio questa strada sul tema del testamento biologico. Oggi possiamo, con condivisione, dar luogo a questo proposito». Il cittadino potrà depositare la propria dichiarazione nelle mani di un notaio, il tutto nel pieno rispetto della riservatezza e della privacy, come scelte di questo tipo impongono. «Siamo soddisfatti, commenta Luisa Codato dell’associane Luca Coscioni e dell’Udi, che a suo tempo aveva raccolto in paese 320 firme, «è un primo passo ed anche se il comune non fornisce i moduli, questi si possono ricavare dal web, ce ne sono diversi: c’è il testamento biologico redatto da Veronesi, c’è quello dell’associazione Coscioni, e provvederemo noi stessi ad aiutare chi ne avesse bisogno».
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