Trasporto pubblico: il tram non riparte
MESTRE. Un lunedì senza tram tra Favaro e Mestre. La ripresa alle 6 di questa mattina delle corse della tramvia, dopo due giorni di stop iniziati sabato scorso alle 6 del mattino, è saltata, causa problemi tecnici nei lavori, proseguiti fino alle tre di notte di ieri e ripresi questa mattina, per congiungere le due linee aeree di contatto del sistema tramviario.
Un intervento necessario per consentire il collegamento tra la linea elettrica che alimenta il tram tra Favaro e la fine di via Cappuccina, con il sistema di cavidotti che alimenta il sistema dal sottopasso sotto la stazione fino al Panorama di Marghera. I lavori sono legati alla attivazione della linea da Mestre a Marghera, che dovrebbe entrare in servizio entro la fine di questo mese. Ma, come insegna la storia del progetto tram a Mestre, non mancano mai gli imprevisti e gli ostacoli sul percorso per concludere i cantieri.
La «peggiore delle ipotesi», per usare le parole dell’amministratore di Pmv Antonio Stifanelli si è verificata ieri.
I lavori per il congiungimento delle Lac (linee aeree di contatto) si sono protratti oltre il previsto per problemi di tenuta elettrica delle sottostazioni lungo la linea nuova e non è stato possibile effettuare, ieri pomeriggio, le previste prove tecniche di funzionamento che prevedevano di mettere in pista per una serie di corse da cinque a sette tram, approfittando del fermo al trasporto.
Alla fine, tecnici dell’Ati e Pmv hanno dovuto allargare le braccia e annunciare ieri sera attorno alle 20 che stamani il servizio di trasporto non sarebbe ripreso, come invece era stato annunciato all’utenza anche dalla stessa Actv. Tocca rimandare, probabilmente a domani, la ripresa del servizio di trasporto che viene comunque sostituito sulla linea da via Monte Celo alla fine di via Cappuccina dai bus sostitutivi di Actv, che effettuano le stesse fermate del tram rispettandone gli orari.
Oggi, da mezzogiorno in poi, arriveranno le nuove comunicazioni di Pmv e si capirà quando le corse del servizio potranno riprendere regolarmente.
Mitia Chiarin
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia