Trasporto dializzati Il Tar: ribasso irregolare

I giudici accolgono il ricorso della Sanitrans contro l’Asl 12 e Venezia Soccorso «Troppo poco un utile netto di 319 euro al mese, è concorrenza sleale»
Un' idroambulanza in navigazione sulle acque in burrasca della laguna nord di Venezia, 1 febbraio 2012. ANSA/ANDREA MEROLA
Un' idroambulanza in navigazione sulle acque in burrasca della laguna nord di Venezia, 1 febbraio 2012. ANSA/ANDREA MEROLA

Un utile di 319 euro al mese - al netto delle imposte - su un appalto di un milione di euro in 3 anni (l’1 per cento del compenso) è troppo poco: «Non si può negare che sussistano seri dubbi sulla regolare esecuzione dell’appalto».

Con parole molto nette sulla regolarità dell’operazione, i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno annullato la delibera con la quale l’Asl 12 - su mandato dell’allora direttore generale Antonio Padoan, poi confermato dall’attuale dg Giuseppe Dal Ben - ha attribuito alla cooperativa Veneziana Soccorso l’appalto triennale per il trasporto dei malati dializzati, a Venezia: una cinquantina di persone che ogni giorno devono essere trasportate dalle loro abitazioni all’ospedale civile. Ad aprile di quest’anno - dopo una verifica seguita alla presentazione del ricorso da parte della Sanitrans, con gli avvocati Franco Stivanello Gussoni e Alberto Borella - l’Asl 12 aveva comunque attribuito il servizio alla Venezia Soccorso, vincitrice dell’appalto con un ribasso del 40%, contro i pochi punti di sconto proposti dalla Sanitrans, gestore uscente.

Ai giudici amministrativi non tornano i conti: «Il profitto che l’impresa intende realizzare non può limitarsi ad un prezzo meramente simbolico, perché si produrrebbe effetti distorsivi sulla concorrenza in conseguenza dell’aggiudicazione di contratti tendenzialmente in perdita, con serio rischio di una cattiva esecuzione, interruzione o non completamento dei lavori e servizi in gara». Nel caso in questione, Venezia Soccorso - su una base d’asta di 47 mila euro al mese - ha proposto a 28 mila euro. All’Asl non dev’essere parso vero e ha attribuito l’appalto, ma per il Tar poche centinaia di euro di utile netto sono irregolari, perché «qualsiasi piccolo inconveniente (ad esempio un intervento di manutenzione, tutt’altro che improbabile in natanti soggetti ad attività usurante) è sufficiente a trasformare in perdita il poco utile rimasto». E poco importa si tratti di un’impresa non a scopo di lucro: «In ogni caso deve ritenersi anomala l’offerta che permetta un margine di utile meramente simbolico, posto che le aggiudicazioni tendenzialmente in perdita sono suscettibili di alterare il sistema di libera concorrenza a vantaggio delle imprese più forti, che possono permettersi acquisizioni in perdita al solo scopo di danneggiare le altre ditte operanti nel settore». Contratto dichiarato inefficace, quindi. «Ci aspettiamo che l’Asl provveda subito ad assegnare l’appalto alla Sanitrans, seconda classificata», commenta l’avvocato Stivanello Gussoni, «i profili di illegittimità che avevamo sollevato erano molti e sono stati riassorbiti da questo». Da parte sua, la direzione generale dell’Asl 12 replica di aver appena ricevuto la sentenza e di stare valutando con i legali i passi da fare.

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