Trasporto, corsa a ostacoli per riaffidare i servizi ad Actv. Ecco cosa sappiamo

I passivo nei bilanci impedisce di soddisfare le richieste dell’Autorità nazionale. Tra le soluzioni individuate tariffe ancora più care per i turisti, più flessibilità nel lavoro e revisione di alcune linee. Zuin: «Troveremo l’accordo con i dipendenti»
Francesco Furlan
Interpress/Gf Tagliapietra. 22.07.2015.- ACTV vaporetti strapie
Interpress/Gf Tagliapietra. 22.07.2015.- ACTV vaporetti strapie

VENEZIALa scadenza dell’affidamento “in house” (senza gara) per il trasporto pubblico locale ad Actv era attesa a giugno 2022. Ma, a causa della pandemia, il governo ha concesso una proroga fino al marzo 2023. Da aprile in poi, quindi, dovrà essere operativo il nuovo affidamento, per i prossimi 9 anni.

L’ente di governo del trasporto pubblico locale (ne fanno parte Comune di Venezia, Città metropolitana e Comune di Chioggia) sta in queste settimane definendo i dettagli del nuovo incarico ad Actv (tre sono gli ambiti: rete urbana di Venezia, rete urbana di Chioggia, e rete extra-urbana) ma la strada è tutt’altro che in discesa.

In parte per i nuovi stringenti parametri imposti dall’Art (l’Autorità per la regolazione dei trasporti) per l’elaborazione, ad esempio, dei Piani economici finanziari (Pef) dei singoli anni. In parte per i conti non proprio floridi della società che, nonostante la ripresta del turismo, deve fare i conti con incassi ben inferiori agli anni scorsi.

Sembrano al momento confermate le previsioni che vedranno chiudere il 2022 con 40 milioni di minore incasso e 24,5 milioni di perdite. E anche il trend di giugno 2022, ultimo dato disponibile, registra un -20% degli incassi da biglietti rispetto allo stesso mese del 2019, precedente alla pandemia.

I ricavi di Avm-Actv nel 2019 sono stati di 237,5 milioni, il bilancio 2021 si è chiuso a 186,5 milioni di euro. Comune e Actv, per poter procedere con l’affidamento in house, devono far tornare i conti. Per questo l’Ente di governo del trasporto pubblico ha chiesto aiuto alla società Kpmg per una consulenza di «supporto specialistico» sulle procedure previste dall’Art.

I ticket più cari e il ruolo di Kpmg

La scelta, comunicata poche settimane fa, di aumentare il costo dei biglietti per i turisti è frutto delle indicazioni di Kpmg. Si legge, ad esempio, nell’ultima delibera dell’ente di governo del Tpl: «Le elaborazioni del Pef simulato del servizio urbano del Comune di Venezia per il nuovo affidamento in house elaborate da Kpmg Advisory evidenziano la necessità di una manovra tariffaria per garantire l’equilibrio economico del contratto di servizio durante i nove anni previsti dal nuovo affidamento in house del servizio».

L’aumento tariffario quindi, è una delle leve individuate dal Comune. Si legge sempre nei documenti dell’Ente, che la società «ha formalizzato delle proiezioni economiche», e ha dovuto «tener conto, nelle proiezioni dello scenario, della riduzione della domanda dovuta al protrarsi dell’emergenza pandemica, dato il particolare contesto veneziano che vede il bacino di utenza del Tpl anche una rilevante componente dovuta alle presenze turistiche, venute a mancare negli ultimi 2 anni e tuttora in sensibile diminuzione rispetto al trend storico con rilevanti conseguenze sugli introiti tariffari».

Kpmg, in una prima relazione ci è andata giù con l’accetta. Intervenendo sulle altre due leve possibili: il costo del lavoro e i servizi erogati. Che farà il Comune?

«Troveremo l’accordo»

«Quella di Kpmg è una relazione tecnica, ma le scelte spettano a noi», dice l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, «non ci facciamo certo dire come organizzare le linee». Per garantire l’affidamento in house i parametri dei Pef vanno però rispettati. «La premessa è che l’affidamento in house è una garanzia per la città, per i servizi e per i lavoratori», aggiunge Zuin, «la parte economica dei dipendenti non sarà toccata ma, se la domanda è se c’è bisogno di un po’ di più di flessibilità da parte dei lavoratori allora la risposta è sì. Qualcosa devono mollare, un accordo si può trovare».

Trattativa aperta da 18 mesi, riprenderà a fine agosto. Sul fronte dei servizi che si voglia usare l’espressione tagli o rimodulazione delle linee, la sostanza non cambia: per far quadrare i conti di qualcosa si farà a meno.

«Anche qui dico dipende, molto dipenderà dalla stagione, attualmente siamo ancora sotto del 20%«, aggiunge Zuin, «ma se qualcosa salterà saranno le corse che io definisco comode. Facciamo l’esempio della 8 balneare dalla Giudecca: era comoda, perché in pochi minuti si poteva raggiungere il Lido, ma con una manciata di minuti in più di viaggio si può raggiungere con altre linee».

In molti dall’opposizione criticano la scelta del Comune di non aver diffuso la consulenza Kpmg.

«Ripeto», replica Zuin, è uno studio tecnico che è ancora in divenire. Quando sarà pronto il piano finanziario lo presenteremo pubblicamente a tutti».

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