«Trasporto biogas troppo pericoloso»
Allarme trasporto biogas, troppi mezzi agricoli fino a 400 quintali, che percorrono strade comunali e provinciali più volte al giorno. E con inevitabili rischi per gli altri mezzi, come per la tenuta del manto stradale, in particolare quello arginale. Dopo un incontro con i responsabili della categoria trasporti di San Donà e Portogruaro, Nazzareno Ortoncelli e Mauro Daneluzzi, i presidenti di Confartigianato San Donà e Portogruaro hanno deciso di segnalare la cosa a tutti gli enti preposti, dal presidente della Provincia all’assessore alle politiche agricole, il dirigente dipartimento provinciale agricoltura, il comandante della polizia provinciale, quindi a tutti i sindaci del Veneto orientale e ai comandi di polizia locale. Nel Veneto orientale operano diciotto centrali di biogas, con spargimento dello stesso e del digestato liquido su terreni agricoli riferibili all’attività dell’impianto con botti trainate da trattori agricoli autorizzati alla circolazione. Per ogni centrale vengono movimentati due mezzi al giorno, per tonnellate di scarti. La normativa prevede che ogni centrale debba avere trecento ettari a disposizione per lo smaltimento del prodotto. Alcune di queste hanno i terreni non continui con l’attività e si affidano ad aziende esterne per effettuare il trasporto. Ci sono aziende che utilizzano dei mezzi con portata nettamente inferiore rispetto al carico trasportato.
«L'azione intrapresa», spiegano i vertici di Confartigianato, «è quella di informare la committenza dei reati a loro ascrivibili nel caso il vettore non risponda alla normativa sui trasporti o al mancato rispetto, sempre dal terzo, delle prescrizioni previste dalla normativa nitrati a carico del produttore o committente». (g.ca.)
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