Trasporti, meno fondi per i disabili e gli anziani

Denuncia delle associazioni di volontariato Asia e Una mano per tutti L’assessore Venturini ribatte: «Tutte falsità, il Comune continua a pagare»
Di Simone Bianchi

MESTRE. È scontro aperto sulle cifre tra Comune di Venezia e volontari dell’Asia (attività di sostegno invalidi e anziani). Il nodo del contendere sono i fondi erogati dall'amministrazione comunale per i costi del trasporto gratuito di anziani e disabili. I volontari di Asia hanno, infatti, lanciato un appello per non rischiare di dover sospendere il proprio servizio. Per questo hanno promosso una raccolta di firme in calce ad una petizione nella quale affermano di non poter più contare sul contributo comunale che rappresentava quasi l’80 per cento delle entrate complessive annuali.

«Ci troveremo a breve nella condizione di non poter più garantire il servizio di trasporto» scrivono nella petizione che accompagna la raccolta firme «Contiamo di raccogliere molte sottoscrizioni, così la petizione ci servirà per presentare al Comune di Venezia una istanza al fine di rivedere la sua decisione, derivata dalla difficile situazione finanziaria».

«La nostra associazione» si legge ancora nella petizione «dal 2002 al 2015 ha aiutato 1.524 persone, facendo quasi 42 mila trasporti e percorrendo 690 mila chilometri, oltre 17 volte la circonferenza del nostro pianeta».

Dal Comune è arrivata la secca replica dell'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini. «Il contributo continua a essere erogato, come lo scorso anno e nulla di meno, anche se da tempo era stato dimezzato» dice Venturini «Si tratta di un contributo liberale e a fondo perduto. Per aiutare i volontari, li abbiamo anche messi in contatto con una ditta che avrebbe potuto fornire un pulmino gratuitamente, ma non sappiamo poi come sia andata a finire. Per il resto dicono il falso. Il Comune non sta abbandonando anziani e disabili. Il servizio lo fa già anche la stessa amministrazione, erogando oltre un milione di euro a un’Ati che garantisce il servizio di trasporto per anziani e disabili su tutto il nostro territorio su gomma e su acqua».

Dallo sportello handicap della Cgil, Gino Bauduzzi però osserva: «con i tempi che corrono i tagli al sociale continuano ad aumentare, e i disabili hanno sempre più problemi, magari tra un po’ rimarranno anche senza servizi». «La verità» aggiunge il sindacalista «è che dobbiamo aprire un dibattito su scala cittadina e capire se vogliamo il lusso o se vogliamo le cose indispensabili».

Nei giorni scorsi l’associazione “Una mano per tutti” del Lido è stata invece costretta a sospendere il servizio di trasporto gratuito per anziani e disabili per mancanza di fondi utili a poter acquistare un nuovo furgone, anche usato, con la pedana mobile per far salire e scendere le carrozzine.

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