Trasporti Actv, giovedì di disagi: rischio paralisi dalle 10 alle 14

Garantiti solo i collegamenti con le isole, in coincidenza con lo sciopero nazionale indetto da Usb
Piazzale Roma deserto durante uno sciopero dei dipendenti Actv
Piazzale Roma deserto durante uno sciopero dei dipendenti Actv

VENEZIA. Possibili pesanti disagi in vista per i passeggeri dei servizi Actv: per giovedì 6 luglio, infatti, il sindacato Usb ha proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore, dalle 10 alle 14, che a Venezia e provincia riguarderà navigazione e settore automobilistico

Servizio, dunque, a rischio paralisi, perché se l'adesione sarà alta, tutto si potrebbe bloccare, salvo per i collegamenti con le isole, comunque garantiti.

Come tutte le agitazioni sindacali, lo sciopero avrà inizio e fine con i mezzi a deposito e, dunque, la fascia del possibili  disagi potrebbe essere più ampia.

Per quanto riguarda il settore Automobilistico - e in ogni caso per quanto riguarda l’intero servizio - la direzione Actv comunica che "si cercherà di sopperire con le risorse disponibili gli eventuali disservizi che si dovessero verificare a seguito dell’adesione allo sciopero da parte del personale di esercizio".

La funicolare terrestre People Mover sarà regolarmente operativa.

Lo sciopero potrebbe interessare anche il servizio di vendita dei punti Venezia Unica.

Per maggiori informazioni, l'azienda invita i passeggeri  a prendere visione dei pannelli informativi presenti agli approdi, a visitare il sito www.actv.it o i profili social media aziendali @muoversivenezia, a contattare il call center Hellovenezia 041.2424.

Lo sciopero era stato inizialmente indetto per il 26 giugno, ma era intervenuto il ministro Delrio, per sospenderlo e rinviarlo ad altra data.  "Sappiamo che probabilmente farà caldo lo stesso e che forse il ministro si appellerà nuovamente al clima per tentare di impedire una giusta e sacrosanta mobilitazione sindacale", sottolinea il sindacato in un comunicato ripreso dalla Adnkronos, "O forse questa volta farà riferimento alle vacanze e al turismo, dimenticando che già esistono fasce orarie e franchigie lunghissime durante le quali non si può scioperare. Al ministro diciamo che il caldo fa male a tutti e che forse sarebbe necessario che anche lui si rinfreschi le idee".

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