Trasporti Actv frazioni di Mirano senza servizio

PELLICANI MIRANO: PENDOLARI TRATTO MIRANO MESTRE..11/11/2008 LIGHTIMAGE
PELLICANI MIRANO: PENDOLARI TRATTO MIRANO MESTRE..11/11/2008 LIGHTIMAGE

MIRAN

Ripartono gradualmente i trasporti pubblici, ma le frazioni restano tagliate fuori. Il lento ritorno alla normalità riguarda anche alcuni collegamenti garantiti dagli autobus Actv, di cui ogni giorno si servono migliaia di persone.

Nel Miranese l’azienda sta riattivando alcune linee importanti: lunedì è tornata la HE (Noale-Salzano-Mirano Ospedale-Martellago) e dal 15 giugno toccherà alla 17E (Caltana-Caselle-Santa Maria di Sala-Mirano). Ma se in certi paesi riprendono finalmente a passare gli autobus, altrove Actv sta lasciando a piedi tanti cittadini. In particolare gli abitanti delle frazioni di Mirano: da Zianigo, Campocroce, Scaltenigo, Ballò e Vetrego non parte nemmeno una corsa per il capoluogo. Così per recarsi in centro ci si arrangia come si può: chi ce l’ha si muove in auto, in alternativa c’è la bici ma per i più anziani la distanza è proibitiva, e non tutte le strade sono sicure.

I bus di cui si sente più mancanza sono due: il 3E che andava da Borgoricco a Mirano passando per le “frazioni nord” (Zianigo ma anche Veternigo e Sant’Angelo di Santa Maria di Sala); e la circolare 10E che partiva e arrivava a Mirano capoluogo dopo aver attraversato tutte le “frazioni sud” (Campocroce, Scaltenigo, Ballò, Vetrego e Marano di Mira). È sospesa anche l’altra linea che copriva parte di questo tracciato, l’Omnibus Mirano Ospedale-Stazione di Marano. Il risultato è che un’area con oltre 15 mila abitanti è totalmente tagliata fuori dalla rete del trasporto pubblico. Non poter raggiungere il centro coi mezzi, infatti, impedisce anche di “agganciarsi” con i cambi alle linee più gettonate, in primis la 7E che porta a Spinea, Mestre e Venezia.

Actv spiega che le corse periferiche non ripartono per mancanza di personale: i dipendenti sono rientrati dalla cassa integrazione, ma resta impossibile assumere gli stagionali che garantirebbero di mantenere intatti gli orari estivi. Per i bus 3E e 10E, dunque, non è prevista data di riattivazione: un taglio a tempo indeterminato del servizio che fa arrabbiare i cittadini, tra cui vari lavoratori che in questi giorni stanno protestando con veemenza.

La sindaca Maria Rosa Pavanello: «Finora i cittadini di Mirano e dei comuni limitrofi hanno avuto grande pazienza», dice, «ma la situazione non è più sostenibile perchè molti non dispongono di un’auto e non possono sopperire alla mancanza di autobus, specie per recarsi al lavoro. Speravamo che, con l’arrivo di qualche aiuto statale, Actv avrebbe ripristinato le linee interrotte, ma così non è ancora stato. È importante che la mobilità in terraferma non passi in secondo piano rispetto al capoluogo e alle linee di navigazione». —

Carlo Romeo

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