Trasfertisti dalla Campania al Nordest per commettere rapine, due arresti
VENEZIA. I carabinieri di Venezia hanno smantellato un gruppo accusato di una serie di rapine nel nord Italia con relativo sequestro di persone. La banda di "trasfertisti" che provenivano dalla Campania, agiva ai danni di gioiellerie minacciando personale e clienti con l'uso di pistole. Nel corso della notte i militari hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di due persone facenti parte di un gruppo oggetto di precedenti ordinanze di custodia cautelare eseguite sempre dai carabinieri di Venezia. Gli arrestati e in genere il gruppo era particolarmente aggressivo nel colpire. In una prima fase effettuava sopralluoghi ai negozi possibile bersaglio, quindi controllavano che non vi fosse la videosorveglianza e quindi si informava sull'età di proprietari e personale per colpire persone anziane e quindi con minore capacità di difesa.
I due arrestati sono Nunzio Carraturo di 68 anni di Napoli e Vincenzo Cocchia di 60 anni di Pozzuoli (Napoli). Il primo era stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per il colpo alla gioielleria Simionato di Stra del 3 gennaio 2015. Proprio da quella indagine, i Carabinieri del Nucleo investigativo dei carabinieri di Venezia, sono riusciti dopo aver velocemente individuato gli autori, tutti arrestati, a svolgere ulteriori accertamenti, in collaborazione con i carabinieri di Napoli ed Udine, e grazie anche agli accertamenti scientifici elaborati dal Ris di Parma, fino a trovare gli elementi per attribuire le responsabilità di due rapine ai danni di gioiellerie, avvenuti il 26 novembre 2010 a Udine e l'8 marzo 2012 a Udine e Tarvisio. Nel primo caso, la gioielleria rapinata era la "Oro&Logi" di Udine, due anni dopo è toccato alla gioielleria "Piussi" di Tarvisio.
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