Trasferiti dalla Croce Rossa i migranti che hanno protestato
JESOLO. Trasferiti nottetempo nel Veronese i migranti che avevano organizzato una protesta nei giorni scorsi alla Cri di Jesolo, in occasione di una visita della delegazione di Sinistra Italiana, con in testa l’onorevole Giulio Marcon. Un trasferimento del tutto inaspettato che segna una nuova tendenza nella sede della Croce Rossa di via Levantina dopo che sono stati accolti circa 120 richiedenti asilo.
I cinque, di origine centro africana, avevano manifestato una certa insofferenza ed erano a quanto pare tra i più attivi anche nella recente protesta inscenata di fronte al commissariato jesolano, dove si erano radunati a sorpresa una mattina in circa 40 giovani poi allontanati dalla polizia evitando tensioni. La settimana scorsa, la visita di SI durante la quale i cinque hanno iniziato a inveire, poi convinti a calmarsi prima che la situazione potesse degenerare chiamando sul posto per l’ennesima volta la polizia e le forze dell’ordine, con il rischio di peggiorare la loro condizione di richiedenti asilo con una denuncia.
Finora le proteste dei migranti sono state promosse con svariate giustificazioni, ma sostanzialmente si sono fondate sulle lamentele per i tempi lunghi nella richiesta di documentazione. A Jesolo finora i migranti sono arrivati e andati via di continuo, ma il numero è sempre rimasto grosso modo lo stesso, circa 120 ospiti, anche quando sono arrivati quelli della base di Cona. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha chiesto ufficialmente, anche attraverso atti approvati in consiglio comunale, che siano rispettati gli accordi Anci in base ai quali a Jesolo spetterebbero circa 60 migranti da ospitare nel centro di via Levantina. La richiesta formale è stata inviata poi alla Prefettura. Sul rispetto dei numeri si era battuto in prima linea Daniele Bison della lista civica Jesolo. Ora il trasferimento dei cinque appare un segnale che inverte la tendenza, anche per evitare ulteriori tensioni al centro. Altri potrebbero aggiungersene. La delegazione di SI, di cui faceva parte Salvatore Esposito, ha consegnato all’onorevole Marcon, perché la trasmetta al ministro Minniti, una lista di commenti razzisti raccolti suoi social dopo la denuncia in rete, non ancora accertata dalle forze di polizia, di un cittadino che ha detto di essere stato aggredito da “richiedenti asilo” che volevano derubarlo in piazza Marconi. Un episodio oscuro che sarà oggetto di ulteriori indagini. Contro questo odio razziale si era schierato Francesco Esposito, del comitato per i diritti civili, attualmente in Messico con un’organizzazione che si occupa di monitoraggio e accompagnamento di difensori dei diritti umani.
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